AVETE MAI PROVATO LA COPPETTA MESTRUALE?

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

Cos'è la coppetta mestrualeE’ una coppetta di silicone a forma di imbuto (lungo circa 4-5 cm, del diametro di 3 cm), che viene posizionata all’interno del canale vaginale per raccoglie il sangue durante il ciclo mestruale.

E’ ben tollerata, non altera il pH vaginale, la naturale flora e le secrezioni spontanee. A differenza dei tamponi interni non da secchezza vaginale nè irritazioni. Inoltre non ci sono rischi che in vagina rimangano fibre sintetiche né vi sia contatto con sostanze chimiche. Non fa sudare e non irrita come gli assorbenti esterni.

inserimento coppetta mestrualeLe donne che la usano riferiscono che, una volta inserita, si posiziona correttamente da sola e non ha bisogno di essere incastrata in un punto specifico. Può essere svuotata e pulita periodicamente dal sangue che si raccoglie al suo interno (ogni 4-8 ore, ma può essere tenuta anche durante la notte). Per toglierla è sufficiente spingere leggermente verso il basso con l’addome come quando si va di corpo ed estrarla facendo trazione sul gambo inferiore. Viene sterilizzata al primo utilizzo e, successivamentem quando viene riposta alla fine del ciclo mestruale. Può essere utilizzata da chi è allergico al lattice in quanto non contiene questo materiale. Non sono riportati sindromi dacome si estrae la coppetta mestruale shock tossico da riassorbimento in associazione con l'uso della coppetta mestruale. Inoltre non è stata evidenziata relazione con la patologia endometriosica.

Esiste in due misure, da scegliere in base all’età e al fatto di aver o meno partorito. Le capacità di solito sono di 30 ml per la grande (M) e 20 ml per la piccola (S). Non è consigliata in chi non ha ancora avuto rapporti, perchè anche la misura più piccola difficilmente passa attraverso un imene integro.

LA COPPETTA MESTRUALE SEMBRA PRESENTARE MOLTI VANTAGGI:

1.      Non dà fastidiovantaggi coppetta mestruale

La coppetta mestruale non si sente. A differenza degli assorbenti esterni e dei tamponi interni non provoca alcun fastidio, soprattutto per quanto riguarda dolore, bruciore o sfregamento sulla pelle.

2.      E' pratica

La coppetta mestruale è semplice da indossare e da sostituire. Anche in caso di flusso piuttosto abbondante, sarà necessario svuotarla meno frequentemente rispetto al cambio dell'assorbente.

3.      Lascia libertà di movimento

Dà piena libertà di movimento. Basta imparare ad utilizzarla correttamente ed a svuotarla al momento giusto. Si può usare durante lo sport o al mare senza problemi. Non si inzuppa e non si impregna. Soprattutto, è completamente invisibile.

4.      E' anallergica tamponi vs coppetta mestruale

A differenza degli assorbenti interni ed esterni, la coppetta mestruale non viene trattata con sbiancanti o cloro e non contiene sostanze profumate o altri componenti in grado di provocare allergie.

5.      Porta un risparmio economico

Una coppetta mestruale standard costa meno di 20 euro e può durare fino a 10 anni senza rovinarsi.

6.      E' ecologica!

Gli assorbenti tradizionali sono rifiuti non riciclabili. La coppetta mestruale si riusa ad ogni mestruazione ed è una scelta contro la cultura dell'usa-e-getta.

TI POTREBBERO ANCHE INTERESSARE:

PERCHE’ IL CHECK UP GINECOLOGICO COMPLETO?

TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE SU L’HPV

INDICE

 

PERCHE’ IL CHECK UP GINECOLOGICO COMPLETO?

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

CHECK-UP GINECOLOGICO

VISITA  GINECOLOGICA  CON  PAP  TEST, ECOGRAFIA  PELVICA  ENDOVAGINALE, ECOGRAFIA  MAMMARIA  BILATERALE 

La visita ginecologica ha un ruolo molto importante per la tua salute, soprattutto per imparare a prendere confidenza con i

Quando fare la visita ginecologica

l tuo corpo e capire quando c’è qualcosa che non và....

Spesso le malattie si manifestano con scarsi sintomi e a volte da sola non riesci a capire l’importanza dei segnali del tuo organismo!

Per orientarsi…..  se hai rapporti sessuali, o se hai superato i 21 anni, ti consiglio di fare una visita all’anno. E, in ogni caso, è bene fissare un appuntamento con il medico tutte le volte che sospetti un problema ginecologico!

Visita ginecologica roma La visita ti darà l’opportunità di parlare approfonditamente e verificare che tutto stia procedendo bene: l’arrivo della prima mestruazione, la regolarità dei cicli e il controllo del dolore mestruale, l’importanza di una buona contraccezione che vada bene per te, il pap test, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, i problemi sessuali, le vaccinazioni necessarie, e via via… sino alla preparazione per la tua prima gravidanza.Preparazione alla gravidanza Arriva poi il tempo per la prevenzione delle patologie mammarie con la mammografia e, andando avanti con l’età, fronteggerai la menopausa con i problemi che a volte possono presentarsi, come la secchezza vaginale, le vampate e l'osteoporosi, affinchè il tuo corpo si mantenga in equilibrio e in salute il più a lungo possibile.

 ECOGRAFIA TRANSVAGINALE RomaMa oggi fare una visita ginecologica vuol dire non soltanto fare la palpazione bimanuale, ma anche..... l’ecografia trans-vaginale per lo studio dell’utero e delle ovaie! Perché le mani da sole non sono paragonabili alla capacità diagnostica che può avere  una buona ecografia nelle mani della tua ginecologa!

E così il controlloecografia mammaria foto senologico: la palpazione della mammella associata all'ecografia mammaria!

considerando che è stato evidenziato un incremento dei tumori della mammella intorno al 50% dai 35 ai 45 anni (!)  e che prima dei 40 anni la mammografia non è raccomandata.

Insomma fai un check-up completo, con una visita ginecologica  di qualità!

 

DOTT.SSA CINZIA PAJONCINI, 06/8070894, 06/8074354

 

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE:

PERCHE’ DOBBIAMO TUTTE FARE IL PAP TEST!

CONOSCERE IL CANCRO DELLA MAMMELLA….PER COMBATTERLO SUBITO!

INDICE

 

QUELLE VOLTE IN CUI L’ACNE E’ UN SINTOMO IMPORTANTE ……… LA SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

ovaio policisticoL’ovaio policistico (PCOs) è una sindrome causata da uno squilibrio ormonale che altera il regolare funzionamento delle ovaie. Il nome “policistico” deriva infatti dall’aspetto delle ovaie che sono piene di piccole cisti a contenuto liquido.

Poniamo quindi attenzione a quei cicli irregolari e a quell’acne fastidiosa……

QUAL’E’ LA CAUSA DELL’OVAIO POLICISTICO?

La PCOs  è frequente e colpisce dal 5 al 10 % delle donne in età riproduttiva. L’eziopatogenesi (causa) della PCOs dipende da molti fattori che interagiscono fra di loro, probabilmente per un’alterazione genetica, e non è ancora chiaro quale sia l’evento che innesca la redonnaazione a catena:

  • L’iperandrogenismo (aumento degli ormoni maschili)

  • L’aumento dell’ormone dell’ipofisi LH, che regola l’ovulazione e che a sua volta aumenta l’iperandrogenismo,

  • L’aumento degli estrogeni circolanti, che incrementano a loro volta la produzione di LH.

Anche l’iperinsulinemia (aumento dell’insulina nel sangue), spesso presente nelle pazienti con PCOs, contribuisce ad aumentare l’iperandrogenismo.

Tutto ciò altera il processo di maturazione dei follicoli ovarici e provoca la comparsa di disordini del ciclo mestruale e dell’ovulazione.

CHE SINTOMI SI POSSONO AVERE?

sintomi ovaio policisticoI sintomi della PCOs in genere iniziano gradualmente. Spesso si manifestano nell’adolescenza, dopo i primi cicli, con la comparsa di irregolarità mestruali. Possono peggiorare nel tempo, specialmente se il peso corporeo aumenta eccessivamente, sino alla manifestazione delle vere disfunzioni metaboliche che si evidenziano prevalentemente in età perimenopausale. Nel 50% dei casi è presente una familiarità.

I disturbi più frequenti comprendono:

  • irregolarità mestruali (80% dei casi) quali oligomenorrea (cicli che ritardano), amenorreaacne e ovaio policistico (assenza del ciclo), metrorragia (sanguinamento irregolare) ,
  • sintomi legati all’iperandrogenismo (60% dei casi) quali irsutismo (aumento della peluria soprattutto a livello del viso, torace, schiena, stomaco ), acne, seborrea e alopecia (caduta dei capelli) . La seborrea è dovuta alla produzione eccessiva di secreto da parte delle ghiandole sebacee a causa dell’iperandrogenismo. L’acne, invece, è causata dall’occlusione dei pori cutanei a causa dell’eccesso di sebo, con conseguente infiammazione e formazione di pus all’interobesità e ovaio policisticono del poro stesso.
  • Obesità (50% dei casi) legata sia all’iperandrogenismo che all’iperinsulinemia, anche se molte donne magre possono avere la PCOs.
  • Infertilità, per ovulazione irregolare o assente, per aborti ripetuti,

Il protrarsi negli anni di questa situazione può provocare importanti alterazioni metaboliche, le più frequenti delle quali sono: l’intolleranza agli zuccheri, il diabete e le dislipidemie (alterazioni del colesterolo e trigliceridi).

Numerosi però sono i casi di policistosi ovarica che non sono accompagnati da significative manifestazioni iperandrogeniche ma che si limitano semplicemente a qualche irregolarità del ciclo, e che negli anni vanno verso un graduale miglioramento spontaneo.

COME SI FA LA DIAGNOSI?

Molto spesso i valori degli androgeni sono aumentati (testosterone libero, DHT, Δ4-androstenedione, DHEA-S),  le  SHBG sono più basse e il rapporto fra gli ormoni ipofisari FSH/LH è invertito. In alcuni casi c’è un innalzamento del valore della prolattina. La curva glicemica e insulinemica possono evidenziare la presenza di insulinoresistenza.

diagnosi ovaio policisticoL’ecografia pelvica spesso mostra un ovaio di dimensioni aumentate per la presenza di numerose piccole cisti di diametro intorno a 1 cm di diametro che altro non sono che follicoli in numero eccessivo, bloccati nel loro processo di maturazione verso l’ovulazione. La presenza di tale aspetto ecografico delle ovaie, però, va valutato con cautela, sia perché può esser riscontrato anche al di fuori della sindrome dell’ovaio policistico, sia perché il suo riscontro non implica necessariamente la presenza di una PCOs.

POSSO FARE PREVENZIONE?

La prevenzione va effettuata soprattutto nelle donne che hanno fattori di rischio per PCOs, ovvero familiarità, iniziali irregolarità mestruali, aumento della peluria prepuberale e sovrappeso.DIETA e ovaio policistico

Tale prevenzione è importante e si basa su una alimentazione controllata ipocalorica e sull’aumento dell’attività fisica, anche in quelle ragazze che, pur non essendo in sovrappeso, hanno una familiarità per PCOs. La dieta ipocalorica determina una riduzione dell’iperinsulinemia e del testosterone con regolarizzazione dei cicli nel 40-50% dei casi.

CHE  TERAPIA  FARE?
La terapia è mirata alla correzione dei sintomi presenti, ovvero alla regolazione dei cicli mestruali, alla cura dell’irsutismo, alla diminuzione del peso e all’induzione dell’ovulazione nelle pazienti che vogliono avere una gravidanza.

Se l’obiettivo principale da raggiungere è la regolarizzazione del ciclo mestruale la terapia consiste nell’assunzione di estrogeni con un progestinico che abbia anche caratteristiche antiandrogene per regolarizzare il ciclo e ridurre i segni dell’iperandrogenismo (acne soprattutto). Una soluzione che non è una cura vera e propria. La pillola, infatti, è una terapia sintomatologica, nel senso che non guarda alla causa, ma solo alle conseguenze della malattia. Serve a mettere a riposo l’ovaio, che così non produce più ormoni androgeni. Dopo la sospensione la sintomatologia potrebbe ricomparire.

Un nuovo approccio terapeutico prevede anche il trattamento dell’insulino-resistenza. La metformina sembra aumentare, in tempi brevi e indipendentemente dalla perdita di peso, la frequenza delle ovulazioni spontanee

Nel caso si voglia ottenere una gravidanza è necessario utilizzare dei farmaci per indurre un’ovulazione. Il clomifene è uno dei farmaci che viene normalmente utilizzato a questo scopo.images

"TUTTI GLI UOMINI NELLA MIA FAMIGLIA HANNO LA BARBA, E LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE "

 

TI POTREBBERO ANCHE INTERESSARE...

CONGELARE GLI OVOCITI DA GIOVANI PER AVERE UN FIGLIO DOPO...

PRIMA DI UN BAMBINO…….

INDICE

PISOLINO POMERIDIANO E… IPERTENSIONE SANGUIGNA! NOTIZIA FLASH

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

Il pisolino pomnap2eridiano e’ associato alla diminuzione della pressione sanguigna e alla riduzione delle medicine antiipertensive!

Questi sono i risultati di uno studio presentato all'ultimo Meeting annuale della European Society of Cardiology su 386 pazienti di mezz'età affetti da ipertensione.

I risultati mostrano che le penap2rsone che fanno regolarmente il pisolino pomeridiano hanno una diminuzione media del 5% della pressione sistolica sanguigna nelle 24 ore rispetto ai soggetti che non dormono il pomeriggio. I livelli di velocità dell’onda sfigmica sono più bassi dell’11% e il diametro dell’atrio sinistro ridotto del 5%.

Inoltre le persone che fanno regolarmente il pisolino pomeridiano usano una minore quantità di farmaci antiipeertensivi!

PERCHE’ DOBBIAMO TUTTE FARE IL PAP TEST!

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

come funziona il pap testIl pap test è un esame di screening per il cancro del collo dell’utero (cervice).  

Un test di screening è un esame eseguito a tappeto su tutta la popolazione a rischio, che al momento del test non presenta alcun sintomo, né segno clinico di malattia. Il termine pap test deriva dal cognome del medico che ha inventato questa metodica nel 1943, il greco Dott. Papanicolau, di cui “pap” è un’abbreviazione.Dott. Papanicolau

E’ importante che tu sappia che il cancro della cervice si può prevenire! Il Pap Test può salvare la vita di una donna.  L’80% delle donne che ha avuto un cancro invasivo della cervice non aveva fatto un pap test negli ultimi 5 anni!

Il pap test è un esame semplice, veloce e essenzialmente indolore. Evita di avere rapporti nelle 12 ore prima del pap test e di usare ovuli o creme vaginali i giorni precedenti. Uno speculum viene inserito nella vagina e leggermente aspeculumperto per evidenziare il collo dell’utero. Generalmente l’inserimento non provoca dolore se viene applicato un po’ di gel lubrificante sul bordo dello speculum. Vengono eseguiti sul collo dell'utero 2 prelievi di cellule: uno esterno, con una spatola piatta strusciata delicatamente sulla cervice; e uno interno, mediante un piccolo spazzolino inserito e ruotato nel canale cervicale. La spatola e lo spazzolino si strisciano su un vetrino e si fissano con uno spray isolante, oppure si immergono in una soluzione che viene centrifugata e usata per allestire il vetrino. Il vetrino viene analizzato con un microscopio per evidenziare le eventuali anomalie cellulari presenti nel campione.

Alcune recenti linee guida internazionali  consigliano di:

  • iniziare l’esecuzione del pap test a partire dai 21 anni di età o entro i 3 anni dall’inizio dei rapporti sessuali.spatole2
  • ripetere il pap test almeno ogni tre anni e comunque secondo il consiglio del ginecologo.
  • smettere di fare il pap test in donne di età superiore a 65 – 70 anni se hanno avuto almeno 3 pap test normali nei precedenti 10 anni.
  • smettere di fare il pap test in donne che hanno avuto l’asportazione completa dell’utero (isterectomia totale) a meno che non ci siano state alterazioni importanti del pap test, cancro della cervice o altre neoplasie pelviche.

Anche le donne che hanno fatto il vaccino per il Papillomavirus devono seguire queste raccomandazioni mentre chi ha avuto una precedente diagnosi di lesioni precancerose o le donne immunodepresse (come le HIV positive) devono fare il pap test più frequentemente. Il pap test si può fare anche durante la gravidanza.

Se hai più di 30 anni può essere consigliabile associare al pap test il tampone HPV DNA TEST per la ricerca del Papillomavirus (virus che può causare il cancro della cervice uterina) per migliorare il valore predittivo del test.

La sensibilità del pap test (che indica quanti esami anormali vengono erroneamenteIn cosa consiste il pap test classificati come normali, o falsi negativi) è abbastanza buona. E' comunque un dato di fatto che su 100 pap test eseguiti vi possono essere 5-30% di risposte sbagliate ovvero di risposte falsamente negative in cui l'alterazione cellulare è già presente.

La sua specificità (che indica quanti esami normali vengono classificati come anormali o falsi positivi) è migliore, anche se non perfetta, con un 5-15% di test erroneamente positivi.

Per questo motivo è assolutamente importante fare il pap test regolarmente considerando che il cancro della cervice ha una crescita pittosto lenta.

Il pap test non è idoneo per la diagnosi di altri tumori come il cancro dell’ovaio, della vagina o dell’endometrio. Questo tipo di malattie vengono diagnosticate con la visita ginecologica annuale associata all’ ecografia endovaginale.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE:

PERCHE’ IL CHECK UP GINECOLOGICO COMPLETO?

CONGELARE GLI OVOCITI DA GIOVANI PER AVERE UN FIGLIO DOPO LA FINE DELLA CARRIERA LAVORATIVA: UNA OPPORTUNITA’ AFFASCINANTE O….. UN’ ALTERNATIVA DIABOLICA?

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

La crioconservazione degli ovociti: cosa è e a che cosa serve, che rischi ha?
Recentemente le società Apple e Facebook si sono offerte di pagare il costo della crioconservazione (congelamento) degli ovociti come benefit per le loro dipendenti donne.

La comunicazione delle due compagnie è arrivata nel 2013 contemporaneamente all’annuncio, da parte della American Society of Reproductive Medicine (ASRM) e della Society for Assisted Reproductive Technology (SART), che la tecnica di crioconservazione degli ovociti non è più considerata sperimentale.

Questa offerta è ritenuta, da alcuni esperti del settore, una grande opportunità per la donna di scegliere quando avere un figlio. Secondo alcuni studiosi la crioconservazione degli ovociti è una sorta di “investimento riproduttivo” che può essere riscosso più tardi nella vita, se necessario, e che toglie alla donna la pressione di avere un figlio in tempi stretti per potersi dedicare con più serenità alla carriera. Tale pratica dovrebbe essere effettuata intorno ai 35 anni in donne che non hanno programmato di avere un figlio a breve termine.OROLOGIO BIOLOGICO

Ma la situazione non è così semplice e trasparente e ha sollevato molte controversie etiche.

The American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) afferma che non ci sono ancora evidenze sufficienti a supportare il congelamento degli ovociti in donne che decidano di posporre la gravidanza per ragioni non mediche.

Il costo di questa procedura è molto alto: 10000 dollari per ogni raccolta di uova congelate, con un addizionale di 500 dollari o più all’anno per la conservazione, e un costo di circa 5000 dollari per ogni tentativo di fertilizzazione in vitro.

Molti studiosi ritengono che, se la crioconservazione degli ovociti può essere una opportunità importante per alcune donne, estendere questa procedura a tutte non è una ragionevole scelta. Il congelamento degli ovociti è una pratica nuova. Molte domande devono ancora avere una risposta. Qual è l’età giusta in cui effettuare la crioconservazione? Quanto a lungo gli ovociti possono essere conservati? Quante donne useranno effettivamente i loro ovociti conservati? Qual è il rapporto rischio/beneficio della procedura per ogni donna ad ogni età? Noi non conosciamo il rischio a lungo termine per la salute dei figli nati con questo metodo. Ci sono inoltre maggiori rischi ad intraprendere una gravidanza in età più avanzata, quali diabete gestazionale e ipertensione.

Questa tecnica è molto costosa, consuma tempo e grandi risorse, per la donna è stressante sia fisicamente che emozionalmente.RISCHI CRIOCONSERVAZIONE OVOCITI Perchè giustificarne l’utilizzo su vasta scala? In realtà c’è il forte sospetto che queste compagnie offrano la crioconservazione degli ovociti perchè vogliono che le loro dipendenti non vengano distratte dalla carriera a causa dell’arrivo di un figlio. Congelare le tue uova è un modo efficace per gestire la tua carriera e la tua maternità.

Al contrario, le donne oggi andrebbero educate al concetto che la fertilità è una condizione che ha un termine, inizia a diminuire dopo i 35 anni, e, se è possibile, è meglio provare ad avere un figlio prima, piuttosto che dopo.

E TU CHE COSA NE PENSI?

 

TI POTREBBERO ANCHE INTERESSARE:

FINO A CHE ETA’ POSSO AVERE UN BAMBINO?

TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE SU L’HPV

INDICE

NON BASTA NASCERE MOZART PER DIVENTARLO…. !!! NOTIZIA FLASH

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

MOZART

PIÙ DELLA PREDISPOSIZIONE NATURALE CONTANO L'APPLICAZIONE E L'ESERCIZIO!

Il talento non è tutto per chi insegue l'eccellenza nel suonare uno strumento. Più della predisposizione naturale al pentagramma contano l'applicazione e l'esercizio. Sono loro che nel tempo plasmano le funzioni musicali del cervello, tanto che la perfezione si sfiora solo dopo 18 mila ore di studio costante e indefesso.

La leVIOLINO2zione di umiltà per chi pensa che l'orecchio o il genio innato possano imporsi da sé arriva da uno studio milanese, condotto dal Centro per le neuroscienze dell'università
Bicocca in collaborazione con professori e allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi (pubblicato su Frontiers in Auditory Cognitive Neuroscience)

Per giungere a questa conclusione, gli scienziati sono entrati nelle classi di violino e clarinetto del Conservatorio, osservando da vicino lo sviluppo dei neuroni specchio audiovisuomotori: il sistema cerebrale che permette a un professionista delle note di collegare il gesto al suono non solo quando è lui a impugnare lo strumento, ma anche quando osserva un altro che lo fa.

I primi effetti della modificazione cerebrale sono osservabili dopo 4-6 anni di studio intensivo e continuano progressivamente dopo il diploma e il master: veder suonare attiva anche il saper suonare ed evoca il suono associato al gesto. Fino a 3 anni di studio la percentuale di errore di un musicista è vicina al 50%, mentre solo dopo aver conseguito il diploma (almeno 12-18 mila ore di studio), la percentuale di errore scende sotto il 10%, come per i professori".

TESTA"Il cervello di un musicista è in grado di ricordare milioni e milioni di note musicali, di produrre 1.200 movimenti al minuto e di percepire differenze infinitesime nelle altezze dei suoni. Ma questa capacità", fatta di più "abilità che si intrecciano tra loro in modo multimodale", puntualizzano gli esperti, "richiede un complesso apprendimento da parte del cervello, che interessa numerose regioni visive, uditive e motorie, e che continua anche dopo 12, 15 e addirittura 18 anni di studio".

Come a dire che nessun musicista, nemmeno il più geneticamente dotato, finisce mai di imparare e migliorare. La differenza la fa l'allenamento.

AdnKronos Salute 25 maggio 2015 -

NOTIZIA FLASH:IL NEONATO AUTISTICO PERCEPISCE PIU’ DETTAGLI IN CIO’ CHE OSSERVA!

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

autismo nei bambiniGli autistici sono spesso descritti come persone che "percepiscono il mondo in modo diverso”. Infatti tendono ad avere una aumentata percezione dei dettagli di ciò che osservano.

Un esempio sono le rappresentazioni molto accurate di paesaggi urbani disegnate a memoria dall’artista autistico Stephen Wiltshire.

In uno studio pubblicato sulla rivista di Cell Press Current Biology a giugno 2015, i ricercatori del Centre for Brain and Cognitive Development di Birkbeck, University of London, hanno dimostrato che queste differenze nelle capacità percettive sono presenti in una fase molto precoce dell’infanzia, prima della comparsa dei tipici sintomi clinici di autismo. I ricercatori sostengono che i cambiamenti nella percezione del bambino sono una caratteristica fondamentale del disturbo. La maggior parte degli studi precedenti si sono invece focalizzati sulle difficoltà di linguaggio e di interazione sociale. 

I ricercatori hanno effettuato questa scoperta studiando bambini ad alto rischio di autismo in base alla diagnosi dello stesso disturbo ad un fratello maggiore. Circa il 20% dei fratelli più piccoli riceve la stessa diagnosi di autismo e un altro 30% mostra sintomi di elevati livelli del disturbo.

Per testare le capacità percettive dei neonati i ricercatori hanno usato un oculometro, per registrare dove si dirigevano gli sguardi dei piccoli mentre venivano presentate loro delle lettere proiettate su uno schermo.

Lo studio ha mostrato che i neonati che a 9 mesi di età avevano un potenziamento della capacità di ricerca visiva avevano più sintomi emergenti di autismo a 15 mesi e a 2 anni.

Ora i ricercatori vorrebbero indagare cos’è esattamente che rende i bambini autistici migliori nelle ricerche visive. Infine, vorrebbero studiare i legami tra percezione o attenzione aumentata e difficoltà nell’interazione sociale, nell’apprendimento e nella comunicazione.

CHI NON HA MAI SENTITO PARLARE DI FIBROMI UTERINI? …..

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

miomi


I fibromi uterini sono tumori benigni che nascono dalla parete muscolare dell’utero. Vengono chiamati anche fibromiomi o miomi e sono estremamente comuni, sicuramente i più comuni tumori della pelvi femminile. Possono essere singoli o multipli, piccoli o grandi. A volte possono essere di dimensioni enormi….

DOBBIAMO QUINDI PREOCCUPARCI SE LI ABBIAMO??

fibromi uteriniL’incidenza dei fibromi uterini è molto alta e più del 30% delle donne che arriva all’età di 50 anni ha questa patologia. La presenza di recettori ormonali nel tessuto fibromatoso li rende sensibili all’influenza degli estrogeni, per cui tendono ad aumentare di dimensioni durante il corso della vita fertile. Dopo la menopausa i fibromi si rimpiccioliscono, raramente scompaiono completamente, e comunque generalmente il loro sviluppo si arresta. Nella maggior parte dei casi la crescita dei fibromi uterini è piuttosto lenta, ma a volte può essere molto rapida.

IN OGNI CASO, PICCOLI O GRANDI, NON SONO LESIONI PRECANCEROSE E RIMANGONO SEMPRE FORMAZIONI BENIGNE!

QUALI FATTORI SEMBRANO AUMENTARE IL RISCHIO DI SVILUPPARE UN FIBROMA UTERINO?

La causa certa della crescita dei fibromi non è conosciuta. La maggior parte dei ricercatori ritiene che nella genesi dei fibromi si coinvolta l’azione degli estrogeni e del progesterone, visto che i fibromi possono crescere in gravidanza e quando il livello ormonale è alto, mentre si riducono in menopausa. Altri fattori che influenzano la crescita sono:

  • L’età. I fibromi compaiono e si sviluppano con l’avanzare dell’età. La maggiore incidenza si ha in età fertile, fra i 40 e i 50cause dei fibromi uterini anni.
  • La storia familiare. La donna la cui madre ha i fibromi dell’utero ha un rischio triplicato di sviluppare la stessa patologia.
  • L’etnia. Le donne afro-americane hanno un maggiore rischio rispetto alle donne bianche.
  • L’obesità. Le donne sovrappeso hanno un maggior rischio di sviluppare fibromi. Le donne obese hanno un rischio triplicato rispetto alla media.
  • Le abitudini alimentari. Il consumo di carne rossa aumenta il rischio di fibromi uterini. Al contrario un’alimentazione ricca di verdure sembra diminuirlo.

I FIBROMI VENGONO CLASSIFICATI IN BASE ALLA LORO POSIZIONE ALL’INTERNO DELL’UTERO.

Il 95% dei fibromi uterini nasce dal corpo dell’utero. Essi vengono classificati in base alla loro estrinsclassificazione fibromi uteriniecazione rispetto all’utero:

  • Sottosierosi. Questi fibromi crescono sviluppandosi verso la parte esterna dell’utero, al di sotto della tunica sierosa che lo riveste. Sono quelli che generalmente danno meno sintomi.
  • Sottomucosi. Si sviluppano verso la cavità interna dell’utero, al di sotto dell’endometrio. Sono quelli che più facilmente danno sanguinamento irregolare o ciclo abbondante.
  • Intramurali. Lo sviluppo rimane all’interno delle pareti dell’utero e costituiscono la maggior parte dei fibromi.
  • Infralegamentari. Si sviluppano al di fuori delle pareti dell’utero, estrinsecandosi all’interno dei foglietti del legamento largo uterino. Più frequentemente danno dolori pelvici.

I fibromi possono essere peduncolati (ovvero attaccati all’utero mediante un peduncolo) e possono dare più dolori a causa della possibile torsione del peduncolo; oppure sessili (la massa del fibroma parte direttamente dall’utero).

CHE SINTOMI POSSONO DARE I NOSTRI FIBROMI?

La maggior parte dei fibromi uterini è asintomatica (più del 50%). A volte possono essere presenti sintomi di svariata entità:

  • Cicli emorragici e lunghisintomi fibroma uterino
  • Dolori mestruali
  • Senso di peso nell’area addominale
  • Gonfiore addominale
  • Minzioni frequenti (andare spesso in bagno a urinare)
  • Dolori ai rapporti sessuali
  • Dolori al fondoschiena
  • Problemi di infertilità (raro; solo i fibromi sottomucosi possono provocare problemi di impianto della gravidanza)
  • Complicazioni durante la gravidanza (contrazioni uterine, maggior rischio di parto cesareo)

COME FACCIAMO LA DIAGNOSI DI FIBROMI UTERINI?
ecografia pelvica roma

Facciamo la diagnosi con la visita ginecologica e soprattutto con l’ecografia pelvica endovaginale. Devi fare entrambe almeno una volta l’anno per verificare le condizioni dell’utero e delle ovaie. A volte può essere necessario, in presenza di fibromi di grosse dimensioni, eseguire anche l’ecografia pelvica sovrapubica, quella che si faceva una volta a vescica piena. Raramente, quando ci sono importanti dubbi diagnostici sulla natura e sull’invasività della massa pelvica, può essere necessario eseguire una risonanza magnetica nucleare (RMN).

CHE TERAPIA FARAI?

La terapia medica serve a controllare i sintomi più fastidiosi provocati dalla crescita dei fibromi uterini (antiemorragici per le perdite ematiche troppo abbondanti, antidolorifici per i dolori, terapie ormonali per il controllo dei cicli, supplementi di ferro per l’anemizzazione  ecc.).

Se i sintomi diventano severi e non possono essere migliorati dalla terapia medica, o se i fibromi sono cresciuti troppo, può essere consigliata la terapia chirurgica.

La miomectomia è la rimozione del singolo o dei singoli fibromi senza asportazione del tessuto sano. E’ il trattamento di scelta che effettuiamo per chi deve avere figli o che comunque vuole mantenere l’utero (se è possibile!). La scelta del trattamento chirurgico (in isteroscopia, laparoscopia o laparotomia) dipende dalle dimensioni e dalla localizzazione dei fibromi. Però ricorda che disterectomiaopo la miomectomia, nell’utero possono comparire nuovi fibromi che possono provocare nuovi disagi!

L’isterectomia è invece la rimozione dell’intero utero (non delle ovaie!!) in laparoscopia o laparotomia. E’ l’unico modo sicuramente definitivo che abbiamo per curare i fibromi. Può essere necessario quando i fibromi sono particolarmente grossi o numerosi. La scelta del tipo di intervento deve essere sempre discussa con noi ginecologi.

Una tecnica meno utilizzata è la embolizzazione dell’arteria uterina, che provoca il blocco dell’irrorazione sanguigna dell’utero e la sua involuzione.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:

PERCHE’ IL CHECK UP GINECOLOGICO COMPLETO?

MENOPAUSA….STORIA DI UN OVAIO “ESAURITO”

INDICE

NOTIZIE FLASH: CAFFE’ E CANCRO DELLA MAMMELLA

Chiama lo Studio Medico della Dott.ssa Pajoncini Tel: 06.80.70.894
Cinzia Pajoncini - MioDottore.it

benefici del cafè sul tumore al senoL’ASSUNZIONE DI CAFFE', NELLE PAZIENTI OPERATE PER CANCRO DELLA MAMMELLA IN TRATTAMENTO CON TAMOXIFENE, POTREBBE DIMEZZARE IL RISCHIO DI RECIDIVA DEL TUMORE

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Universita' di Lund, in Svezia, ha evidenziato che le donne operate per cancro al seno che prendono tamoxifene potrebbero dimezzare il loro rischio di tamoxifene e tumore a senorecidiva tumorale bevendo caffe'.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Cancer Research.

In circa 500 donne, operate per cancro della mammella e trattate con tamoxifene, il consumo di caffe' e' stato valutato secondo tre diverse categorie:

  • consumo basso (meno di una tazza al giorno)
  • consumo moderato (2-4 tazze al giorno)
  • consumo elevato (cinque o piu' tazze al giorno).

I ricercatori hanno scoperto che le donne trattate con tamoxifene che appartenevano al gruppo con consumtumore al senoo di caffe' moderato o alto avevano la meta' del rischio di recidiva del cancro al seno rispetto a coloro che avevano un consumo di caffe' basso o assente.

Per di piu', i ricercatori hanno evidenziato che le donne trattate con tamoxifene che hanno consumato almeno due tazze di caffe' al giorno avevano tumori piu' piccoli. L’acido caffeico e la caffeina, associate all’uso del tamoxifene, sembrano ridurre la replicazione cellulare e la sopravvivenza delle cellule maligne.