PISOLINO POMERIDIANO E… IPERTENSIONE SANGUIGNA! NOTIZIA FLASH

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Il pisolino pomnap2eridiano e’ associato alla diminuzione della pressione sanguigna e alla riduzione delle medicine antiipertensive!

Questi sono i risultati di uno studio presentato all'ultimo Meeting annuale della European Society of Cardiology su 386 pazienti di mezz'età affetti da ipertensione.

I risultati mostrano che le penap2rsone che fanno regolarmente il pisolino pomeridiano hanno una diminuzione media del 5% della pressione sistolica sanguigna nelle 24 ore rispetto ai soggetti che non dormono il pomeriggio. I livelli di velocità dell’onda sfigmica sono più bassi dell’11% e il diametro dell’atrio sinistro ridotto del 5%.

Inoltre le persone che fanno regolarmente il pisolino pomeridiano usano una minore quantità di farmaci antiipeertensivi!

NON BASTA NASCERE MOZART PER DIVENTARLO…. !!! NOTIZIA FLASH

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MOZART

PIÙ DELLA PREDISPOSIZIONE NATURALE CONTANO L'APPLICAZIONE E L'ESERCIZIO!

Il talento non è tutto per chi insegue l'eccellenza nel suonare uno strumento. Più della predisposizione naturale al pentagramma contano l'applicazione e l'esercizio. Sono loro che nel tempo plasmano le funzioni musicali del cervello, tanto che la perfezione si sfiora solo dopo 18 mila ore di studio costante e indefesso.

La leVIOLINO2zione di umiltà per chi pensa che l'orecchio o il genio innato possano imporsi da sé arriva da uno studio milanese, condotto dal Centro per le neuroscienze dell'università
Bicocca in collaborazione con professori e allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi (pubblicato su Frontiers in Auditory Cognitive Neuroscience)

Per giungere a questa conclusione, gli scienziati sono entrati nelle classi di violino e clarinetto del Conservatorio, osservando da vicino lo sviluppo dei neuroni specchio audiovisuomotori: il sistema cerebrale che permette a un professionista delle note di collegare il gesto al suono non solo quando è lui a impugnare lo strumento, ma anche quando osserva un altro che lo fa.

I primi effetti della modificazione cerebrale sono osservabili dopo 4-6 anni di studio intensivo e continuano progressivamente dopo il diploma e il master: veder suonare attiva anche il saper suonare ed evoca il suono associato al gesto. Fino a 3 anni di studio la percentuale di errore di un musicista è vicina al 50%, mentre solo dopo aver conseguito il diploma (almeno 12-18 mila ore di studio), la percentuale di errore scende sotto il 10%, come per i professori".

TESTA"Il cervello di un musicista è in grado di ricordare milioni e milioni di note musicali, di produrre 1.200 movimenti al minuto e di percepire differenze infinitesime nelle altezze dei suoni. Ma questa capacità", fatta di più "abilità che si intrecciano tra loro in modo multimodale", puntualizzano gli esperti, "richiede un complesso apprendimento da parte del cervello, che interessa numerose regioni visive, uditive e motorie, e che continua anche dopo 12, 15 e addirittura 18 anni di studio".

Come a dire che nessun musicista, nemmeno il più geneticamente dotato, finisce mai di imparare e migliorare. La differenza la fa l'allenamento.

AdnKronos Salute 25 maggio 2015 -

NOTIZIA FLASH:IL NEONATO AUTISTICO PERCEPISCE PIU’ DETTAGLI IN CIO’ CHE OSSERVA!

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autismo nei bambiniGli autistici sono spesso descritti come persone che "percepiscono il mondo in modo diverso”. Infatti tendono ad avere una aumentata percezione dei dettagli di ciò che osservano.

Un esempio sono le rappresentazioni molto accurate di paesaggi urbani disegnate a memoria dall’artista autistico Stephen Wiltshire.

In uno studio pubblicato sulla rivista di Cell Press Current Biology a giugno 2015, i ricercatori del Centre for Brain and Cognitive Development di Birkbeck, University of London, hanno dimostrato che queste differenze nelle capacità percettive sono presenti in una fase molto precoce dell’infanzia, prima della comparsa dei tipici sintomi clinici di autismo. I ricercatori sostengono che i cambiamenti nella percezione del bambino sono una caratteristica fondamentale del disturbo. La maggior parte degli studi precedenti si sono invece focalizzati sulle difficoltà di linguaggio e di interazione sociale. 

I ricercatori hanno effettuato questa scoperta studiando bambini ad alto rischio di autismo in base alla diagnosi dello stesso disturbo ad un fratello maggiore. Circa il 20% dei fratelli più piccoli riceve la stessa diagnosi di autismo e un altro 30% mostra sintomi di elevati livelli del disturbo.

Per testare le capacità percettive dei neonati i ricercatori hanno usato un oculometro, per registrare dove si dirigevano gli sguardi dei piccoli mentre venivano presentate loro delle lettere proiettate su uno schermo.

Lo studio ha mostrato che i neonati che a 9 mesi di età avevano un potenziamento della capacità di ricerca visiva avevano più sintomi emergenti di autismo a 15 mesi e a 2 anni.

Ora i ricercatori vorrebbero indagare cos’è esattamente che rende i bambini autistici migliori nelle ricerche visive. Infine, vorrebbero studiare i legami tra percezione o attenzione aumentata e difficoltà nell’interazione sociale, nell’apprendimento e nella comunicazione.

NOTIZIE FLASH: CAFFE’ E CANCRO DELLA MAMMELLA

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benefici del cafè sul tumore al senoL’ASSUNZIONE DI CAFFE', NELLE PAZIENTI OPERATE PER CANCRO DELLA MAMMELLA IN TRATTAMENTO CON TAMOXIFENE, POTREBBE DIMEZZARE IL RISCHIO DI RECIDIVA DEL TUMORE

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Universita' di Lund, in Svezia, ha evidenziato che le donne operate per cancro al seno che prendono tamoxifene potrebbero dimezzare il loro rischio di tamoxifene e tumore a senorecidiva tumorale bevendo caffe'.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Cancer Research.

In circa 500 donne, operate per cancro della mammella e trattate con tamoxifene, il consumo di caffe' e' stato valutato secondo tre diverse categorie:

  • consumo basso (meno di una tazza al giorno)
  • consumo moderato (2-4 tazze al giorno)
  • consumo elevato (cinque o piu' tazze al giorno).

I ricercatori hanno scoperto che le donne trattate con tamoxifene che appartenevano al gruppo con consumtumore al senoo di caffe' moderato o alto avevano la meta' del rischio di recidiva del cancro al seno rispetto a coloro che avevano un consumo di caffe' basso o assente.

Per di piu', i ricercatori hanno evidenziato che le donne trattate con tamoxifene che hanno consumato almeno due tazze di caffe' al giorno avevano tumori piu' piccoli. L’acido caffeico e la caffeina, associate all’uso del tamoxifene, sembrano ridurre la replicazione cellulare e la sopravvivenza delle cellule maligne.

ATTIVITÀ FISICA E PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA. NOTIZIA FLASH

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attività fisica e cancro al senoUna recente revisione sistematica sulla relazione fra attività fisica e carcinoma della mammella ha concluso che:

  • ad ogni età le donne che svolgono regolarmente attività fisica presentano una riduzione del rischio di sviluppare tale tumore pari al 15-20%  .

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NOTIZIA FLASH: LE SIGARETTE ELETTRONICHE NEI GIOVANI SONO DANNOSE?

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L'utilizzo della sigaretta elettronica tra gli adolescenti sta crescendo rapidamente negli US, e il suo consumo non è attualmente soggetto a specifiche normative.

Questo studio dimostra che l'uso della sigaretta elettronica è associato a:

  • maggiore probabilità di fumare sigarette convenzionali, attualmente o in futuro;
  • maggiore probabilità di divenire fumatori abituali;
  • maggiore probabilità di pianificare di smettere di fumare, tra i fumatori attuali;
  • minore probabilità di astinenza da sigarette convenzionali, tra i fumatori non abituali.

L'utilizzo delle sigarette elettroniche non scoraggia il consumo di sigarette convenzionali tra gli adolescenti, ma anzi potrebbe favorirne l'uso.

Niaura RS, et al. JAMA Pediatr.

NOTIZIA FLASH: L’ASPIRINA CI SALVERA’ TUTTI?

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aspirinaDati sempre più evidenti dimostrano l’efficacia dell’aspirina a basso dosaggio nella mortalità per cancro.

Una revisione sistematica di studi recenti ha evidenziato che:

  • Gli effetti benefici dell’aspirina sul cancro compaiono dopo 3 anni di assunzione e alcuni di questi effetti si mantengono per anni dopo l’interruzione del trattamento a lungo termine.
  • In soggetti di età compresa fra 50-65 anni, che prendono aspirina per 10 anni, c’è una riduzione di rischio di cancro, infarto del miocardio e ictus compresa fra 7% (donne) e 9% (uomini) che dura per 15 anni. Inoltre c’è una riduzione globale del 4% di tutte le cause di morte che si estende  per un periodo di 20 anni.
  • Non è stata trovata differenza di efficacia tra assunzione di aspirina a bassi dosaggi e a dosaggi standard, mentre un dosaggio alto comporta solo aumento della tossicità.
  • L’effetto collaterale più importante dell’aspirina è il sanguinamento gastrico, e il rischio di effetti gravi o fatali incrementa con l’età.

L’uso profilattico dell’aspirina per un minimo di 5 anni a basse dosi (75-325 mg/al dì) sembra avere un effetto positivo: più lungo è il periodo di assunzione maggiori sono i benefici. Sono necessari ulteriori studi per determinare la durata del trattamento, i dosaggi e ottimali e per identificare i soggetti a maggior rischio di sanguinamento gastrico.

Ann Oncol. 2014 Aug 5. pii: mdu225

 

NOTIZIA FLASH: RISCHIO DI FRATTURA DELL’ANCA IN POST-MENOPAUSA

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frattura dell'anca e menopausaUn gruppo di  ricercatori della University of Eastern Finland e della Cambridge University ha realizzato uno studio per individuare quali siano i segni precoci di deterioramento fisico che consentano di prevedere il rischio di fratture dell’anca e il rischio di  mortalità nella donna anziana.

2791 donne (età media 59,1) sono state sottoposte a tre semplici tests fisici funzionali (considerati fattori di rischio):

  1. la capacità di reggersi su una sola gamba per 10 secondi 
  2. la capacità di accovacciarsi e di toccare il pavimento
  3. la valutazione della forza di presa delle mani

Il 43.1% delle donne studiate aveva problemi ad eseguire questi tests.

  • Le donne che avevano uno qualsiasi di questi tests alterato presentavano un rischio maggiore di frattura dell’anca, di mortalità e di qualsiasi frattura ossea.
  • Il mancato superamento del 1° test era Il singolo fattore più indicativo di frattura dell’anca, seguito dal mancato superamento del 2° e del 3°.
  • La combinazione dei fattori ha aumentato solo in modo modesto il rischio.

Poiché la capacità di reggersi su una sola gamba dipende dalla coordinazione muscolare e dall’equilibrio, l’alterazione del test indica il maggior rischio di caduta e frattura dell’anca.

American Society for Bone and Mineral  Research 19.9.2014

NOTIZIA FLASH: ATTIVITA’ FISICA E INSUFFICIENZA CARDIACA

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Circulation: Heart Failure, 24/11/14

Rahman I, et al. Gli autori di questo stPRinc_rm_arteriogram_of_healthy_heartudio hanno  dimostrato che l'attività fisica nelle donne può proteggere dal rischio di insufficienza cardiaca.  Alcuni tipi di attività fisica presi in considerazione, come camminare o andare in bicicletta ogni giorno per un periodo pari o superiore ai 20 minuti, comporta la riduzione del rischio di insufficienza cardiaca.