NOTIZIE FLASH: CAFFE’ E CANCRO DELLA MAMMELLA

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benefici del cafè sul tumore al senoL’ASSUNZIONE DI CAFFE', NELLE PAZIENTI OPERATE PER CANCRO DELLA MAMMELLA IN TRATTAMENTO CON TAMOXIFENE, POTREBBE DIMEZZARE IL RISCHIO DI RECIDIVA DEL TUMORE

Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell'Universita' di Lund, in Svezia, ha evidenziato che le donne operate per cancro al seno che prendono tamoxifene potrebbero dimezzare il loro rischio di tamoxifene e tumore a senorecidiva tumorale bevendo caffe'.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Cancer Research.

In circa 500 donne, operate per cancro della mammella e trattate con tamoxifene, il consumo di caffe' e' stato valutato secondo tre diverse categorie:

  • consumo basso (meno di una tazza al giorno)
  • consumo moderato (2-4 tazze al giorno)
  • consumo elevato (cinque o piu' tazze al giorno).

I ricercatori hanno scoperto che le donne trattate con tamoxifene che appartenevano al gruppo con consumtumore al senoo di caffe' moderato o alto avevano la meta' del rischio di recidiva del cancro al seno rispetto a coloro che avevano un consumo di caffe' basso o assente.

Per di piu', i ricercatori hanno evidenziato che le donne trattate con tamoxifene che hanno consumato almeno due tazze di caffe' al giorno avevano tumori piu' piccoli. L’acido caffeico e la caffeina, associate all’uso del tamoxifene, sembrano ridurre la replicazione cellulare e la sopravvivenza delle cellule maligne.

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carcinoma mammarioLO SAPEVI CHE IL CANCRO DELLA MAMMELLA NASCE DA UN’ALTERAZIONE GENETICA?

Il cancro della mammella si sviluppa per l’alterazione dei geni che sono responsabili della regolazione della crescita cellulare.  Normalmente le cellule del nostro corpo si rinnovano attraverso un processo ordinato di crescita cellulare: nuove cellule sane prendono il posto dcromosomi e tumori al senoi vecchie
cellule che muoiono. Ma nel corso del tempo, la comparsa di alterazioni genetiche all’interno di alcune cellule, possono portare ad "attivare" alcuni geni e a "spegnerne" altri in modo anomalo. Queste cellule modificate acquistano la capacità di

replicarsi senza controllo e in modo disordinato, dando luogo a cellule figlie irregolari, simili fra loro, che vanno a formare il tumore. Il cancro della mammella pertanto è sempre causato da una anomalia genetica. Tuttavia, solo il 5-10% dei tumori sono dovuti ad una anomalia genetica ereditata, mentre il 90-95% dei tumori mammari sono dovuti ad anomalie genetiche casuali, risultanti dal processo di invecchiamento cellulare.

incidenza del cancro della mammella nella donnaCHE POSSIBILITÀ HO DI AMMALARMI DI  CANCRO DELLA MAMMELLA?

L’incidenza del cancro della mammella nella donna è intorno al 12%: una donna su otto svilupperà un cancro della mammella nella propria vita. Il cancro della mammella è la prima neoplasia diagnosticata nelle donne (se escludiamo i carcinomi cutanei): un tumore maligno su tre è un tumore mammario (29%). Il carcinoma mammario è inoltre la seconda causa di morte per cancro nelle donne (circa il 3%), superato solo dal cancro ai polmoni.  Dal 1989 i tassi di mortalità per cancro mammario sono in calo. Queste diminuzioni sono il risultato della diagnosi precoce, del miglioramento terapeutico e della maggiore consapevolezza della malattia da parte delle donne...

QUALI  FATTORI AUMENTANO IL RISCHIO DI CANCRO MAMMARIO? ... E QUALI LO RIDUCONO??

Anche se il rischio generale della popolazione femminile è intorno al 12%,  il rischio individuale di ogni singola donna
può essere superiore o inferiore. Rischio il gene di Angelina Jolieindividuale infatti è influenzato da diversi fattori quali:storia familiare e cancro al seno

  • Sesso. L’appartenenza al genere sessuale femminile è il primo fattore di rischio per cancro della mammella.
  • Età. L’invecchiamento è il secondo fattore di rischio.
  • Storia familiare di cancro della mammella.  La presenza di un consanguineo di primo grado (madre, figlia, sorella), o di più parenti affetti da tumore della mammella o delle ovaie (soprattutto prima di aver compiuto 50 anni).
  • Storia personale di cancro della mammella.  Se si è già avuto una diagnosi di un cancro della mammella aumenta il rischio di sviluppare un nuovo tumore.
  • Radioterapia al torace. La radioterapia, effettuata come terapia per un altro tumore, aumenta significativamente il rischio di cancro mammario. L’aumento del rischio sembra essere maggiore se il trattamento radioterapico è stato effettuato mentre le mammelle erano in via di sviluppo (durante l'adolescenza).
  • Storia mestruale Le donne che hanno iniziato le mestruazioni ad un’ età inferiore ai 12 anni hanno un rischio maggiore nel corso della vita. Lo stesso vale per le donne che vanno in menopausa a più di 55 anni.
  • Estrogeni Poiché gli estrogeni stimolano la crescita delle cellule mammarie, l'esposizione a questi ormoni per lunghi periodi di tempo,  come in caso di terapia sostitutiva ormonale in menopausa, senza interruzioni, può aumentare il rischio di cancro.
  • peso forma e cancro al senoPeso L’aumento del grasso provoca alti livelli di estrogeni, che incrementano il  rischio di cancro soprattutto nelle donne in post-menopausa.
  • Dieta. E’consigliabile limitare le fonti di carne rossa e di altri grassi animali (incluso i latticini), perché possono contenere ormoni, antibiotici e pesticidi.
  • Densità della ghiandola mammaria (seno denso) la presenza di un seno denso (con più componente ghiandolare) comporta un aumento di 4 volte del rischio di cancro della mammella e rende più difficile la lettura della mammografia.
  • Alcool. Numerosi studi hanno dimostrato che aumentando il consumo di alcool aumenta il rischio di cancro al seno.  Ciò può essere causato dal fatto che l'alcool inibisce l’inattivazione degli estrogeni a livello epatico, provocando l’aumento degli estrogeni circolanti.
  • Fumo. Il fumo è associato ad un piccolo aumento di rischio di cancro mammario.
  • Recente uso di contraccettivi orali. L’uso di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) sembra aumentare leggermente il rischio di cancro della mammella. Le donne che hanno smesso di usare contraccettivi orali da più di 10 anni non sembrano avere alcun aumento del rischio.
  • Gravidanza e allattamento. La gravidanza e l’allattamento, riducendo il numero complessivo di cicli mestruali nel corso della vita, sembrano ridurre il rischio di cancro al seno.
  • Attivita’ fisica Molti studi hanno documentato l’influenza benefica dell’attività fisica sullo sviluppo di tumori. L'American Cancer Society raccomanda di eseguire come prevenzione del cancro della mammella 45-60 minuti di esercizio fisico 5 o più giorni alla settimana.
  • Vitamina D La ricerca sembra suggerire che donne con bassi livelli di vitamina D abbiano un rischio maggiore di cancro al seno. La vitamina D può svolgere un ruolo importante nella regolazione della crescita delle cellule mammarie.

FATTORI GENETICI EREDITARI: IL CASO DI ANGELINA JOLIEAngelina Jolie e cancro al seno

La maggior parte di carcinomi mammari compaiono come forme sporadiche  (in assenza di una storia familiare), per cui le mutazioni genetiche responsabili del cancro vengono acquisite casualmente durante il corso della vita e non vengono trasmesse ai figli.  il 5%-10%  dei casi di carcinoma mammario però risulta legato a fattori ereditari, in particolare alla mutazione di due geni: BRCA-1 e BRCA-2. Nelle donne portatrici di mutazioni del gene BRCA-1 (come nel caso della famosa attrice) il rischio di ammalarsi nel corso della vita di carcinoma mammario è pari al 65% e nelle donne con mutazioni del gene BRCA-2 pari al 40%. Inoltre il rischio di ammalarsi di cancro dell’ovaio è intorno al 50%. Questo è il motivo che ha indotto Angelina Jolie a sottoporsi a mastectomia bilaterale e ovariectomia. Il test diagnostico per la presenza della mutazione BRCA-1 e BRCA-2 si effettua con un semplice prelievo di sangue ed è indispensabile eseguirlo quando compaiono nella stessa famiglia molti casi di cancro della mammella o dell’ovaio .

come prevenire il tumore al seno

COME CONTROLLARE IL SENO:     L’AUTO-PALPAZIONE IN 5 PASSI.

Mettersi di fronte a uno specchio, con le spalle dritte e le braccia lungo i fianchi.

Passo 1: Notare se:

  • I seni sono della loro dimensione, forma e colore abituali,
  • I seni sono uniformemente regolari,
  • se un capezzolo ha cambiato posizione o è introflesso,
  • se sono visibili distorsioni, gonfiori, arrossamenti, eruzioni cutanee,
  • se c’è dolore.

Passo 2: Alzare le braccia e cercare le stesse modificazioni delle mammelle.

Passo 3: Cercare eventuali tracce di liquido proveniente da uno o entrambi i capezzoli (liquido acquoso, lattiginoso, giallastro o ematico). Eseguire eventualmente una leggera spremitura del capezzolo.

Passo 4: Stendersi supine e palpare la mammella sn usando la mano destra e poi la mammella dx usando la mano sinistra. La manovra deve essere fatta delicatamente, usando i polpastrelli della mano a piatto, con movimento circolare. Esplorare l’intera mammella, dalla clavicola alla parte superiore dell’addome, dal cavo ascellare fino allo sterno

Passo 5: Ripetere la palpazione delle mammelle mentre si è in piedi, possibilmente nella doccia con il corpo insaponato, perché il sapone rende la pelle scivolosa e la manovra si effettua più facilmente.

CHE SINTOMI SOSPETTI POSSO RISCONTRARE?


Inizialmente il cancro della mammella può non causare alcun sintomo ed essere troppo piccolo per essere palpato.
In molti casi, tuttavia, il primo segno di cancro è riscontrato dalla donna stessa, che avverte la comparsa di una nuova tumefazione che non aveva mai notato in precedenza. Il nodulo più spesso è indolore, duro e con bordi irregolari.

L'American Cancer Society riporta un elenco di cambiamenti insoliti della mammella che debbono essere guardati con sospetto:Sintomi tumori al seno

  • gonfiore di tutto o parte del seno
  • irritazione della pelle
  • dolore al seno
  • dolore o introflessione del capezzolo
  • arrossamento, desquamazione, o ispessimento della pelle capezzolo o del seno
  • secrezione dal capezzolo diverso dal latte materno
  • nodulo nella zona ascellare

Questi cambiamenti possono anche essere segni di condizioni meno gravi, non cancerose, come un'infezione o una cisti. E importante pertanto che, ove notate, queste modificazioni inducano a sentire il parere di un medico.

SCREENING DEL CANCRO DELLA MAMMELLA

LA MAMMOGRAFIA: VANTAGGI, RISCHI, COSE IMPORTANTI DA SAPERE, MITI DA SFATARE

mammografia e prevenzione

Lo screening è una attività diagnostica organizzata e periodica, rivolta a donne asintomatiche, al fine di diagnosticare il carcinoma mammario in stadio precoce, con l’obiettivo di ridurre la mortalità da carcinoma mammario. La Rx-mammografia, utilizzata come test di screening, ha dimostrato di ridurre il rischio di mortalità da carcinoma mammario

  • La mammografia non previene il cancro della mammella, ma serve a diagnosticarlo più precocemente possibile.
  • La  mammografia può salvare la vita. Riduce il rischio di morire di cancro della mammella del 35% nelle donne di età superiore ai 50 anni. In donne di età compresa tra 40 e 50 anni la riduzione del rischio sembra essere minore.
  • Tutte le donne dovrebbero iniziare lo screening mammografico a partire dai 40 anni di età (come affermato dalle Linee Guida delle maggiori società scientifiche internazionali: l'American Medical Association, l'American College of Obstetrics and Gynecology, l'American College of Radiology, l'American Cancer Society, il National Cancer Institute ecc.)
  • Nelle donne di età superiore ai 40 anni, i benefici di una mammografia di screening annuale sono maggiori dei rischi derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti. 
  • Effettuiamo la mammografia di "migliore qualità possibile". Se avete un seno denso o siete al di sotto dei 50 anni, è bene eseguire una mammografia con tecnica digitale o una mammografia con tomosintesi.

La risonanza magnetica (RMN) non è raccomandata come indagine di screening del cancro della mammella. La RMN mammaria presenta una sensibilità maggiore rispetto alla mammografia ma una minore specificità, e ciò comporta un più alto tasso di falsi posRisonanza magnetica e tumore al senoitivi (assenza del cancro nonostante il test sia positivo). La risonanza magnetica come metodica di screening, in aggiunta alla mammografia e all’esame clinico, trova indicazione:

  • nelle donne ad alto rischio (per importante storia familiare di carcinoma mammario o perché portatrici di mutazione di BRCA1 e/o BRCA2)
  • nelle donne a rischio moderato (storia personale di carcinoma in situ, iperplasia atipica)
  • Mammelle particolarmente dense.
  • Quando andiamo a fare una mammografia portiamo con noi le lastre o i dischetti precedenti per poter effettuare una comparazione fra gli esami.
  • Quando fare la mammografiaEvitiamo di pianificare la mammografia in fase premestruale perche le mammelle possono essere edematose.
  • L’auto palpazione, l'esame clinico del seno, l’ecografia, la risonanza magnetica possono e devono essere usati come strumenti complementari, ma la mammografia rimane l’esame più importante.
  • Il problema principale della mammografia è che non è un test “perfetto”. Circa il 20-25% di tumori della mammella non è visibile con la mammografia (falsi negativi: presenza del cancro nonostante il test sia normale). Per cui spesso è necessario integrare l’esame con l’ecografia e con la visita senologica; I falsi negativi si verificano più spesso nelle donne giovani perché hanno un seno più denso.
  • Nonostante l’esecuzione di più test diagnostici, il 10% circa dei tumori della mammella non viene comunque riconosciuto in fase precoce, e viene evidenziato solo nei controlli successivi.
  • E’ importante rispettare la “periodicità dei controlli ” per recuperare in tempo utile quei tumori che, pur presenti, non sono stati diagnosticati ai controlli precedenti.

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