
I sintomi dell’ipertono del pavimento pelvico: Il dolore pelvico cronico
L’ipertono del pavimento pelvico è rappresentato da uno spasmo cronico della muscolatura che provoca dolore pelvico cronico
Lo spasmo muscolare cronico induce una ischemia e quindi un ridotto apporto di ossigeno alle fibrocellule muscolari, con la comparsa di metabolismo anaerobico (una serie di eventi a cascata: pH intercellulare acido, rifiuti tossici come acido lattico, ioni calcio, etc), infiltrazione linfocitaria e liberazione di sostanze vasoattive infiammatorie.
Questa serie di eventi irritano le terminazioni nervose attigue alle fibrocellule muscolari, dando inizio ad un piccolo nucleo di trigger e tender points, responsabile dell’innesco del dolore cronico.
L’ipertono del pavimento pelvico compromette quindi il normale funzionamento delle fibre nervose che passano attraverso questi muscoli, con conseguente comparsa di sintomi neuropatici a carico della vulva, vagina, vescica e canale anale.
Il dolore pelvico cronico è associato a sintomi urinari, come aumento della frequenza minzionale, sensazione di incompleto svuotamento vescicale e bruciore.
Anche l’apparato intestinale può essere coinvolto, con episodi di stipsi ostinata e difficoltà nell’evacuazione.
Dal punto di vista sessuale, si possono riscontrare disfunzioni quali la dispareunia (difficoltà al rapporto causato dalla contrazione muscolare involontaria del pavimento pelvico) o difficoltà nell’orgasmo. Molti pazienti riferiscono inoltre una sensazione di tensione costante nella regione pelvica, con affaticamento muscolare persistente.

Cause dell’ipertono del pavimento pelvico: tra fattori fisici ed emotivi
L’ipertono del pavimento pelvico è una condizione multifattoriale, causata da un’interazione complessa di fattori fisici e psicologici.
Il dolore pelvico cronico rappresenta, infatti, non solo una conseguenza dell’ipertono, ma anche una delle principali cause. Quando il dolore si manifesta in modo persistente nella regione genitale, pelvica o addominale inferiore, i muscoli del pavimento pelvico reagiscono con una contrazione involontaria, inconsapevole, instaurando un circolo vizioso difficile da interrompere.
Patologie come l’endometriosi, le cistiti ricorrenti e la vulvodinia provocano un aumento della contrazione della muscolatura pelvica.
Anche traumi fisici o interventi chirurgici in ambito ginecologico, urologico o proctologico possono alterare la funzionalità muscolare, provocando un’iperattivazione del pavimento pelvico.
L’attività fisica eccessiva o eseguita in modo scorretto, come accade in sport che sollecitano particolarmente questa regione, quali il sollevamento pesi o pilates, può favorire la contrattura muscolare.
Un altro fattore di rischio è rappresentato dalle disfunzioni posturali, che possono influenzare negativamente il tono muscolare, favorendo la comparsa di contratture.
L’ansia e lo stress giocano un ruolo chiave in questo scenario. La tensione emotiva può tradursi in una contrazione involontaria e costante dei muscoli del pavimento pelvico che provoca dolore.
A sua volta il dolore cronico induce una risposta di difesa involontaria, che genera un aumento della contrazione muscolare, la quale peggiora il dolore. Questo circolo vizioso rende indispensabile un approccio terapeutico mirato.

Correlazione dell’ipertono del pavimento pelvico con la vulvodinia e cistite cronica
Una delle condizioni più strettamente correlate all’ipertono del pavimento pelvico è la Vulvodinia.
Il meccanismo alla base di questa associazione nasce dalla infiammazione delle fibre nervose periferiche del nervo pudendo, responsabile della sensibilità della vulva, della vagina e del perineo, esercitata dall’aumentato tono del pavimento pelvico.
la contrazione muscolare infatti ostacola la normale perfusione sanguigna della regione vulvare, determinando un’ischemia locale che infiamma i tessuti e che li rende ipersensibili.
L’iperattivazione e infiammazione delle terminazioni nervose può portare a una percezione alterata del dolore, per cui stimoli normalmente innocui vengono percepiti come dolorosi.
La difficoltà nel rilassamento muscolare del pavimento pelvico complica ulteriormente il quadro clinico, rendendo la penetrazione sessuale dolorosa o addirittura impossibile. Il dolore può persistere anche dopo il rapporto, a causa dello spasmo muscolare prolungato e dell’irritazione delle fibre nervose.
Anche episodi ricorrenti di cistite batterica possono innescare una risposta difensiva del pavimento pelvico, che, nel tentativo di proteggere la zona coinvolta, si contrae eccessivamente.
Questo meccanismo di difesa, se prolungato nel tempo, può trasformarsi in una condizione patologica autonoma, generando un circolo vizioso in cui il dolore induce contrazione muscolare e la contrazione muscolare amplifica il dolore.
A volte, le colture urinarie risultano negative e l’infiammazione vescicale non ha una causa infettiva oggettiva. Si parla allora di cistite cronica abatterica o sindrome della vescica dolorosa. In questi casi, spesso, il problema non risiede direttamente nella vescica, ma nell’ipertono del pavimento pelvico.
Lo stato di contrazione infatti, irrita i nervi che regolano la minzione, causando sintomi sovrapponibili a quelli della cistite batterica ricorrente.
La contrattura muscolare ostacola inoltre il flusso urinario, determinando una sensazione di incompleto svuotamento della vescica e favorendo episodi di dolore e urgenza minzionale.

Quale trattamento nell’ipertono del pavimento pelvico?
Per trattare l’ipertono del pavimento pelvico e il dolore pelvico cronico è fondamentale individuare le cause sottostanti e adottare una strategia terapeutica personalizzata.
La fisioterapia rappresenta una delle soluzioni più efficaci, attraverso tecniche di rilassamento, allungamento manuale dei muscoli e rilascio dei trigger point.
Il biofeedback aiuta le pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza e controllo della muscolatura pelvica.
La terapia farmacologica è spesso indispensabile per il trattamento della sintomatologia dolorosa, mediante l’impiego di farmaci neuromodulatori come antiepilettici, ansiolitici e antidepressivi a bassi dosaggi (che non vengono utilizzati per la loro indicazione primaria, ma per modulare l’attività del neurone periferico).
Le terapie comportamentali, incentrate sulla gestione dello stress e del dolore, possono ridurre la risposta condizionata alla minaccia.
Comprendere e riconoscere le varie potenziali cause di ipertono dei muscoli del pavimento pelvico è particolarmente importante per identificare le specifiche compromissioni e progettare interventi di trattamento personalizzati.

Conclusioni
L’ipertono del pavimento pelvico è una condizione complessa, la sua associazione con il dolore cronico e le disfunzioni sessuali richiede un’attenzione specifica. Un intervento tempestivo e multidisciplinare può migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti, interrompendo il circolo vizioso del dolore e della contrattura muscolare.
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