Il Papilloma Virus Umano, o più semplicemente HPV, è come quell’ospite che si presenta alla festa senza invito, e poi fatica ad andarsene!
È uno dei virus più comuni al mondo, tanto diffuso che si stima che almeno 8 persone su 10 lo incontreranno nel corso della vita. Eppure, nonostante la sua fama, resta ancora poco conosciuto, o peggio, temuto in modo quasi mitologico. Ma niente panico: conoscerlo è il primo passo per affrontarlo con serenità (e magari anche con un po’ di ironia).
L’HPV è un virus a DNA che si trasmette prevalentemente per via sessuale. Ma non fatevi ingannare: non serve chissà quale comportamento “a rischio” per contrarlo. Basta il contatto pelle a pelle nella zona genitale, anche senza penetrazione. Sì, avete capito bene: l’HPV non è poi così schizzinoso.
Attualmente conosciamo più di 200 tipi diversi di HPV, ma quelli che ci interessano di più, dal punto di vista ginecologico, sono una quarantina, suddivisi in “basso” e “alto” rischio.
L’HPV a basso rischio provoca le verruche genitali, detti condilomi. Non sono belli da vedere, d’accordo, ma non mettono in pericolo la vita. L’HPV ad alto rischio, invece, è quello che può causare lesioni precancerose e, in alcuni rari casi, il tumore del collo dell’utero, oltre che altre neoplasie genitali e orofaringee.
Ma attenzione: dire “alto rischio” non significa automaticamente “condanna”. Nella grande maggioranza dei casi, il nostro sistema immunitario fa il suo dovere e debella il virus nel giro di 1-2 anni, senza lasciare traccia.
Quello che fa la differenza è la persistenza. Se il virus resta troppo a lungo nel collo dell’utero, può iniziare a modificare le cellule, piano piano, fino a creare quelle famose lesioni precancerose che si vedono con il Pap test e con il test HPV-DNA. E qui entra in gioco la prevenzione.
Oggi abbiamo a disposizione vaccini efficaci contro i tipi più pericolosi di HPV. Il vaccino non solo protegge dalle infezioni, ma riduce drasticamente il rischio di sviluppare tumori correlati. Ed è consigliato non solo alle ragazze, ma anche ai ragazzi: perché sì, l’HPV non guarda in faccia nessuno, e la parità di genere vale anche per i virus. La vaccinazione è più efficace se fatta prima dell’inizio dell’attività sessuale, ma è utile anche dopo, come protezione aggiuntiva.
E per chi ha già avuto contatti con il virus? Niente drammi. I controlli regolari – Pap test, test HPV, colposcopia quando serve – permettono di monitorare la situazione e intervenire per tempo, se necessario. La medicina oggi è in grado di trattare le lesioni precoci in modo sicuro e conservativo. E soprattutto, non tutte le infezioni da HPV portano a lesioni: anzi, la maggior parte guarisce spontaneamente.
Dal punto di vista psicologico, ricevere una diagnosi di HPV può spaventare, ma ricordiamoci: non è segno di “colpa”. È un evento comune, parte della vita sessuale di moltissime persone. Parlare di HPV con ironia non vuol dire sminuirlo, ma renderlo più umano, meno minaccioso. È un ospite indesiderato, certo, ma se sappiamo come gestirlo, non ci rovinerà la vita.
Quindi, care donne (e cari uomini!), fatevi vaccinare, fate i controlli, e non abbiate paura di conoscere il vostro corpo. L’HPV si può battere, perché, in fondo, anche i virus hanno vita breve, se li sappiamo prendere per il verso giusto.
Vai all’Articolo…
Vai al Blog…
- Lichen sclerosus: quando la pelle intima chiede aiuto!
- La Terapia dell’atrofia vulvare: biostimolazione con acido ialuronico e polinucleotidi per il benessere intimo femminile
- Fertilità femminile: come valutare la riserva ovarica con l’Ormone Antimulleriano (AMH) e la Conta dei Follicoli Antrali
- Sindrome della Vescica Dolorosa e Cistite Interstiziale: quando il dolore vescicale non è da infezione
- Tamponi cervico-vaginali: indagini mirate per la salute intima