
L’ipertono del pavimento pelvico è un po’ come quel vicino troppo zelante che vuole controllare tutto, sempre teso e vigile, senza mai concedersi una pausa…
Cosa è il pavimento pelvico
il pavimento pelvico, quella rete di muscoli che sostiene gli organi pelvici come una specie di amaca muscolare, finisce per diventare rigido, contratto, incapace di rilassarsi. Sì, proprio come noi quando siamo sotto stress e ci dimentichiamo di respirare profondamente.
Ma andiamo con ordine. Quando si parla di pavimento pelvico, spesso si pensa solo al post-parto o alla riabilitazione per l’incontinenza, ma la verità è che questo gruppo muscolare può anche andare “in overdrive”.
Cos’è l’ipertono del pavimento pelvico
Perché l’ipertono è una condizione in cui questi muscoli restano cronicamente contratti, come se fossero sempre in guardia, pronti a reagire anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno. Il problema non è solo la tensione muscolare ma quello che questa provoca: il dolore, la difficoltà nei rapporti sessuali, il fastidio durante la minzione o la defecazione diventano compagni di viaggio poco graditi.
Molte donne non si accorgono subito di avere un ipertono pelvico. Magari sentono un senso di peso, una tensione che non passa, fastidi vescicali, o notano che durante il rapporto qualcosa non va: la penetrazione è difficile, dolorosa, come se quei muscoli avessero deciso di chiudere i battenti.
La cosa curiosa è che spesso il problema nasce proprio da un eccesso di controllo. Lo stress, l’ansia, una postura scorretta, traumi fisici o emotivi, possono “insegnare” al pavimento pelvico a restare contratto, come un meccanismo di difesa che però, a lungo andare, diventa un boomerang.
Come nasce l’ipertono del pavimento pelvico
Dal punto di vista scientifico, l’ipertono è legato a una disfunzione della coordinazione neuromuscolare. In pratica, il cervello e i muscoli non comunicano più in modo armonico: i muscoli non sanno più quando è il momento di contrarsi e quando, invece, dovrebbero semplicemente rilassarsi. E come ogni muscolo contratto troppo a lungo, anche quelli del pavimento pelvico si affaticano, diventano dolenti, rigidi, e meno efficaci.
Un altro aspetto interessante riguarda la relazione tra ipertono e dolori cronici come la vulvodinia o la cistite interstiziale. In molti casi, questi disturbi si alimentano a vicenda: il dolore porta a contrarre i muscoli per proteggersi, la contrazione porta ad avere ancora più dolore, finendo in un circolo vizioso da cui è difficile uscire.
Che soluzioni?
Ma la buona notizia è che l’ipertono si può trattare, e anche con un buon successo. La fisioterapia del pavimento pelvico è l’alleata numero uno: grazie a tecniche manuali, esercizi di rilassamento, biofeedback, e respirazione diaframmatica, è possibile insegnare ai muscoli a “mollare la presa”.
A volte si usano anche terapie farmacologiche, ma il punto chiave è il recupero della consapevolezza corporea.
non dimentichiamo il potere della mente. Lo stress, ricordiamolo, è uno dei grandi registi dell’ipertono. Imparare a gestirlo con tecniche di mindfulness, yoga, o semplicemente concedendosi un po’ più di gentilezza, può fare la differenza. Perché il pavimento pelvico non è un’entità isolata: risponde ai nostri stati d’animo, ai nostri ritmi, al nostro modo di vivere.
Che soluzioni?
Quindi, se sentite che “lì sotto” c’è troppa tensione, non ignoratelo. Non è solo un fastidio passeggero, ma un messaggio che il corpo vi sta mandando. E ricordate: anche i muscoli più volenterosi meritano una pausa. Ogni tanto, lasciamoli respirare.
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