CONOSCERE IL CANCRO DELLA MAMMELLA….PER COMBATTERLO SUBITO!

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carcinoma mammarioLO SAPEVI CHE IL CANCRO DELLA MAMMELLA NASCE DA UN’ALTERAZIONE GENETICA?

Il cancro della mammella si sviluppa per l’alterazione dei geni che sono responsabili della regolazione della crescita cellulare.  Normalmente le cellule del nostro corpo si rinnovano attraverso un processo ordinato di crescita cellulare: nuove cellule sane prendono il posto dcromosomi e tumori al senoi vecchie
cellule che muoiono. Ma nel corso del tempo, la comparsa di alterazioni genetiche all’interno di alcune cellule, possono portare ad "attivare" alcuni geni e a "spegnerne" altri in modo anomalo. Queste cellule modificate acquistano la capacità di

replicarsi senza controllo e in modo disordinato, dando luogo a cellule figlie irregolari, simili fra loro, che vanno a formare il tumore. Il cancro della mammella pertanto è sempre causato da una anomalia genetica. Tuttavia, solo il 5-10% dei tumori sono dovuti ad una anomalia genetica ereditata, mentre il 90-95% dei tumori mammari sono dovuti ad anomalie genetiche casuali, risultanti dal processo di invecchiamento cellulare.

incidenza del cancro della mammella nella donnaCHE POSSIBILITÀ HO DI AMMALARMI DI  CANCRO DELLA MAMMELLA?

L’incidenza del cancro della mammella nella donna è intorno al 12%: una donna su otto svilupperà un cancro della mammella nella propria vita. Il cancro della mammella è la prima neoplasia diagnosticata nelle donne (se escludiamo i carcinomi cutanei): un tumore maligno su tre è un tumore mammario (29%). Il carcinoma mammario è inoltre la seconda causa di morte per cancro nelle donne (circa il 3%), superato solo dal cancro ai polmoni.  Dal 1989 i tassi di mortalità per cancro mammario sono in calo. Queste diminuzioni sono il risultato della diagnosi precoce, del miglioramento terapeutico e della maggiore consapevolezza della malattia da parte delle donne...

QUALI  FATTORI AUMENTANO IL RISCHIO DI CANCRO MAMMARIO? ... E QUALI LO RIDUCONO??

Anche se il rischio generale della popolazione femminile è intorno al 12%,  il rischio individuale di ogni singola donna
può essere superiore o inferiore. Rischio il gene di Angelina Jolieindividuale infatti è influenzato da diversi fattori quali:storia familiare e cancro al seno

  • Sesso. L’appartenenza al genere sessuale femminile è il primo fattore di rischio per cancro della mammella.
  • Età. L’invecchiamento è il secondo fattore di rischio.
  • Storia familiare di cancro della mammella.  La presenza di un consanguineo di primo grado (madre, figlia, sorella), o di più parenti affetti da tumore della mammella o delle ovaie (soprattutto prima di aver compiuto 50 anni).
  • Storia personale di cancro della mammella.  Se si è già avuto una diagnosi di un cancro della mammella aumenta il rischio di sviluppare un nuovo tumore.
  • Radioterapia al torace. La radioterapia, effettuata come terapia per un altro tumore, aumenta significativamente il rischio di cancro mammario. L’aumento del rischio sembra essere maggiore se il trattamento radioterapico è stato effettuato mentre le mammelle erano in via di sviluppo (durante l'adolescenza).
  • Storia mestruale Le donne che hanno iniziato le mestruazioni ad un’ età inferiore ai 12 anni hanno un rischio maggiore nel corso della vita. Lo stesso vale per le donne che vanno in menopausa a più di 55 anni.
  • Estrogeni Poiché gli estrogeni stimolano la crescita delle cellule mammarie, l'esposizione a questi ormoni per lunghi periodi di tempo,  come in caso di terapia sostitutiva ormonale in menopausa, senza interruzioni, può aumentare il rischio di cancro.
  • peso forma e cancro al senoPeso L’aumento del grasso provoca alti livelli di estrogeni, che incrementano il  rischio di cancro soprattutto nelle donne in post-menopausa.
  • Dieta. E’consigliabile limitare le fonti di carne rossa e di altri grassi animali (incluso i latticini), perché possono contenere ormoni, antibiotici e pesticidi.
  • Densità della ghiandola mammaria (seno denso) la presenza di un seno denso (con più componente ghiandolare) comporta un aumento di 4 volte del rischio di cancro della mammella e rende più difficile la lettura della mammografia.
  • Alcool. Numerosi studi hanno dimostrato che aumentando il consumo di alcool aumenta il rischio di cancro al seno.  Ciò può essere causato dal fatto che l'alcool inibisce l’inattivazione degli estrogeni a livello epatico, provocando l’aumento degli estrogeni circolanti.
  • Fumo. Il fumo è associato ad un piccolo aumento di rischio di cancro mammario.
  • Recente uso di contraccettivi orali. L’uso di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) sembra aumentare leggermente il rischio di cancro della mammella. Le donne che hanno smesso di usare contraccettivi orali da più di 10 anni non sembrano avere alcun aumento del rischio.
  • Gravidanza e allattamento. La gravidanza e l’allattamento, riducendo il numero complessivo di cicli mestruali nel corso della vita, sembrano ridurre il rischio di cancro al seno.
  • Attivita’ fisica Molti studi hanno documentato l’influenza benefica dell’attività fisica sullo sviluppo di tumori. L'American Cancer Society raccomanda di eseguire come prevenzione del cancro della mammella 45-60 minuti di esercizio fisico 5 o più giorni alla settimana.
  • Vitamina D La ricerca sembra suggerire che donne con bassi livelli di vitamina D abbiano un rischio maggiore di cancro al seno. La vitamina D può svolgere un ruolo importante nella regolazione della crescita delle cellule mammarie.

FATTORI GENETICI EREDITARI: IL CASO DI ANGELINA JOLIEAngelina Jolie e cancro al seno

La maggior parte di carcinomi mammari compaiono come forme sporadiche  (in assenza di una storia familiare), per cui le mutazioni genetiche responsabili del cancro vengono acquisite casualmente durante il corso della vita e non vengono trasmesse ai figli.  il 5%-10%  dei casi di carcinoma mammario però risulta legato a fattori ereditari, in particolare alla mutazione di due geni: BRCA-1 e BRCA-2. Nelle donne portatrici di mutazioni del gene BRCA-1 (come nel caso della famosa attrice) il rischio di ammalarsi nel corso della vita di carcinoma mammario è pari al 65% e nelle donne con mutazioni del gene BRCA-2 pari al 40%. Inoltre il rischio di ammalarsi di cancro dell’ovaio è intorno al 50%. Questo è il motivo che ha indotto Angelina Jolie a sottoporsi a mastectomia bilaterale e ovariectomia. Il test diagnostico per la presenza della mutazione BRCA-1 e BRCA-2 si effettua con un semplice prelievo di sangue ed è indispensabile eseguirlo quando compaiono nella stessa famiglia molti casi di cancro della mammella o dell’ovaio .

come prevenire il tumore al seno

COME CONTROLLARE IL SENO:     L’AUTO-PALPAZIONE IN 5 PASSI.

Mettersi di fronte a uno specchio, con le spalle dritte e le braccia lungo i fianchi.

Passo 1: Notare se:

  • I seni sono della loro dimensione, forma e colore abituali,
  • I seni sono uniformemente regolari,
  • se un capezzolo ha cambiato posizione o è introflesso,
  • se sono visibili distorsioni, gonfiori, arrossamenti, eruzioni cutanee,
  • se c’è dolore.

Passo 2: Alzare le braccia e cercare le stesse modificazioni delle mammelle.

Passo 3: Cercare eventuali tracce di liquido proveniente da uno o entrambi i capezzoli (liquido acquoso, lattiginoso, giallastro o ematico). Eseguire eventualmente una leggera spremitura del capezzolo.

Passo 4: Stendersi supine e palpare la mammella sn usando la mano destra e poi la mammella dx usando la mano sinistra. La manovra deve essere fatta delicatamente, usando i polpastrelli della mano a piatto, con movimento circolare. Esplorare l’intera mammella, dalla clavicola alla parte superiore dell’addome, dal cavo ascellare fino allo sterno

Passo 5: Ripetere la palpazione delle mammelle mentre si è in piedi, possibilmente nella doccia con il corpo insaponato, perché il sapone rende la pelle scivolosa e la manovra si effettua più facilmente.

CHE SINTOMI SOSPETTI POSSO RISCONTRARE?


Inizialmente il cancro della mammella può non causare alcun sintomo ed essere troppo piccolo per essere palpato.
In molti casi, tuttavia, il primo segno di cancro è riscontrato dalla donna stessa, che avverte la comparsa di una nuova tumefazione che non aveva mai notato in precedenza. Il nodulo più spesso è indolore, duro e con bordi irregolari.

L'American Cancer Society riporta un elenco di cambiamenti insoliti della mammella che debbono essere guardati con sospetto:Sintomi tumori al seno

  • gonfiore di tutto o parte del seno
  • irritazione della pelle
  • dolore al seno
  • dolore o introflessione del capezzolo
  • arrossamento, desquamazione, o ispessimento della pelle capezzolo o del seno
  • secrezione dal capezzolo diverso dal latte materno
  • nodulo nella zona ascellare

Questi cambiamenti possono anche essere segni di condizioni meno gravi, non cancerose, come un'infezione o una cisti. E importante pertanto che, ove notate, queste modificazioni inducano a sentire il parere di un medico.

SCREENING DEL CANCRO DELLA MAMMELLA

LA MAMMOGRAFIA: VANTAGGI, RISCHI, COSE IMPORTANTI DA SAPERE, MITI DA SFATARE

mammografia e prevenzione

Lo screening è una attività diagnostica organizzata e periodica, rivolta a donne asintomatiche, al fine di diagnosticare il carcinoma mammario in stadio precoce, con l’obiettivo di ridurre la mortalità da carcinoma mammario. La Rx-mammografia, utilizzata come test di screening, ha dimostrato di ridurre il rischio di mortalità da carcinoma mammario

  • La mammografia non previene il cancro della mammella, ma serve a diagnosticarlo più precocemente possibile.
  • La  mammografia può salvare la vita. Riduce il rischio di morire di cancro della mammella del 35% nelle donne di età superiore ai 50 anni. In donne di età compresa tra 40 e 50 anni la riduzione del rischio sembra essere minore.
  • Tutte le donne dovrebbero iniziare lo screening mammografico a partire dai 40 anni di età (come affermato dalle Linee Guida delle maggiori società scientifiche internazionali: l'American Medical Association, l'American College of Obstetrics and Gynecology, l'American College of Radiology, l'American Cancer Society, il National Cancer Institute ecc.)
  • Nelle donne di età superiore ai 40 anni, i benefici di una mammografia di screening annuale sono maggiori dei rischi derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti. 
  • Effettuiamo la mammografia di "migliore qualità possibile". Se avete un seno denso o siete al di sotto dei 50 anni, è bene eseguire una mammografia con tecnica digitale o una mammografia con tomosintesi.

La risonanza magnetica (RMN) non è raccomandata come indagine di screening del cancro della mammella. La RMN mammaria presenta una sensibilità maggiore rispetto alla mammografia ma una minore specificità, e ciò comporta un più alto tasso di falsi posRisonanza magnetica e tumore al senoitivi (assenza del cancro nonostante il test sia positivo). La risonanza magnetica come metodica di screening, in aggiunta alla mammografia e all’esame clinico, trova indicazione:

  • nelle donne ad alto rischio (per importante storia familiare di carcinoma mammario o perché portatrici di mutazione di BRCA1 e/o BRCA2)
  • nelle donne a rischio moderato (storia personale di carcinoma in situ, iperplasia atipica)
  • Mammelle particolarmente dense.
  • Quando andiamo a fare una mammografia portiamo con noi le lastre o i dischetti precedenti per poter effettuare una comparazione fra gli esami.
  • Quando fare la mammografiaEvitiamo di pianificare la mammografia in fase premestruale perche le mammelle possono essere edematose.
  • L’auto palpazione, l'esame clinico del seno, l’ecografia, la risonanza magnetica possono e devono essere usati come strumenti complementari, ma la mammografia rimane l’esame più importante.
  • Il problema principale della mammografia è che non è un test “perfetto”. Circa il 20-25% di tumori della mammella non è visibile con la mammografia (falsi negativi: presenza del cancro nonostante il test sia normale). Per cui spesso è necessario integrare l’esame con l’ecografia e con la visita senologica; I falsi negativi si verificano più spesso nelle donne giovani perché hanno un seno più denso.
  • Nonostante l’esecuzione di più test diagnostici, il 10% circa dei tumori della mammella non viene comunque riconosciuto in fase precoce, e viene evidenziato solo nei controlli successivi.
  • E’ importante rispettare la “periodicità dei controlli ” per recuperare in tempo utile quei tumori che, pur presenti, non sono stati diagnosticati ai controlli precedenti.

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NOTIZIA FLASH: L’ASPIRINA CI SALVERA’ TUTTI?

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aspirinaDati sempre più evidenti dimostrano l’efficacia dell’aspirina a basso dosaggio nella mortalità per cancro.

Una revisione sistematica di studi recenti ha evidenziato che:

  • Gli effetti benefici dell’aspirina sul cancro compaiono dopo 3 anni di assunzione e alcuni di questi effetti si mantengono per anni dopo l’interruzione del trattamento a lungo termine.
  • In soggetti di età compresa fra 50-65 anni, che prendono aspirina per 10 anni, c’è una riduzione di rischio di cancro, infarto del miocardio e ictus compresa fra 7% (donne) e 9% (uomini) che dura per 15 anni. Inoltre c’è una riduzione globale del 4% di tutte le cause di morte che si estende  per un periodo di 20 anni.
  • Non è stata trovata differenza di efficacia tra assunzione di aspirina a bassi dosaggi e a dosaggi standard, mentre un dosaggio alto comporta solo aumento della tossicità.
  • L’effetto collaterale più importante dell’aspirina è il sanguinamento gastrico, e il rischio di effetti gravi o fatali incrementa con l’età.

L’uso profilattico dell’aspirina per un minimo di 5 anni a basse dosi (75-325 mg/al dì) sembra avere un effetto positivo: più lungo è il periodo di assunzione maggiori sono i benefici. Sono necessari ulteriori studi per determinare la durata del trattamento, i dosaggi e ottimali e per identificare i soggetti a maggior rischio di sanguinamento gastrico.

Ann Oncol. 2014 Aug 5. pii: mdu225

 

LA CHLAMYDIA TRACHOMATIS: IL NEMICO INVISIBILE DELLA FERTILITA’ FEMMINILE

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Nel 70 % dei casi l’infezione è completamente asintomatica: se non viene riconosciuta e curata può portare la donna a sterilità.

cos'è la clamidya

CHE COSA È LA CHLAMYDIA?

E’ un microrganismo che si diffonde attraverso il contatto sessuale. La Chlamydia si localizza a livello del collo uterino nel canale cervicale, può infettare l’uretra e coinvolgere l’endometrio, le tube, le ovaie e il peritoneo. Può infettare la gola se trasmessa attraverso un rapporto orale. In rari casi può essere trasmessa dalla madre al neonato attraverso il parto vaginale (trasmissione verticale), infettando principalmente le mucose oculari e del naso-faringe.

CHE POSSIBILITA HO DI CONTRARRE LA CHLAMYDIA?

La Chlamydia è una delle più frequenti malattie sessualmente trasmesse (STD); secondo l’OMS compaiono più di 50 milioni di nuovi casi l’anno in tutto il mondo.

Nella maggior parte dei casi l’infezione interessa le donne, soprattutto le adolescenti e le giovani sessualmente attive. I Centers for Disease and Prevention americani e il National Health Service inglese stimano un’incidenza del  10% di infezione di Chlamydia trsintomi della clamydia nelle donnea le donne sessualmente attive al di sotto dei 25 anni. Nonostante ciò, in Italia non sono disponibili dati sulla diffusione nazionale di questa infezione perché non è sottoposta a notifica obbligatoria.

IMPARIAMO QUALI SONO I SINTOMI DELLA CHLAMYDIA

Poiché circa il 70% delle donne e il 50% degli uomini infetti sono asintomatici la maggior parte delle persone che ha contratto l’infezione non ne è consapevole e non ricorre a terapia. Il sospetto diagnostico di infezione è posto più facilmente nel maschio che nella femmina. Le eventuali manifestazioni cliniche compaiono dopo una-tre settimane dalla contrazione dell’infezione

Sintomi nelle donne:

  • cervicite (infiammazione del collo dell'utero) con perdite vaginali anomale e sensazione di irritazione.
  • cistite, bruciori urinari con perdite muco-purulente dall’uretrasintomi della clamydia negli uomini
  • dolori addominali

Sintomi negli uomini

  • uretrite con secrezione, irritazione e prurito (la Chlamydia è stata isolata nel 40-60% degli uomini che presentavano uretrite non-gonococcica).
  • raramente ingrossamento e dolore testicolare.
  • prostatite e infezione delle vescicole seminali

COSA SUCCEDE SE TRASCURIAMO L’INFEZIONE DA CHLAMYDIA E NON FACCIAMO LA TERAPIA?  LA TEMIBILE MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA

conseguenze della clamydia nelle donne

Se non trattata, l’infezione può progredire causando conseguenze importanti. La complicanza più tipica è la malattia infiammatoria pelvica (pelvic inflammatory disease  o PID) che può avere un’incidenza fino al 30% nelle donne affette da cervicite da Chlamydia.

  • La PID è dovuta alla risalita dell’infezione dalle basse vie genitali fino all’endometrio, alle tube e/o al peritoneo pelvico.CERVICE
  • La PID è una malattia importante, che spesso richiede ospedalizzazione, somministrazione endovenosa degli antibiotici e attenta sorveglianza per le complicazioni dovute a infezioni ricorrenti.
  • Il processo infiammatorio e di riparazione cicatriziale (con produzione di sierosità all'interno della pelvi che provoca aderenza e stiramento delle tube ovaie e utero) può comportare un danno permanente con dolore cronico, chiusura delle tube, infertilità e possibilità di gravidanze extrauterine.
  • nel 10-20% dei casi di PID si verifica un’infertilità tubarica.
  • Il rischio di gravidanza extra-uterina nelle donne che hanno avuto una PID è 7-10 volte maggiore di quello di donne senza una storia di PID.
  • Nel 15% delle donne che hanno contratto una PID si sviluppa a lungo termine un dolore pelvico cronico che probabilmente è correlato alle aderenze pelviche delle ovaie e delle tube.come si trasmette la clamydia

QUALI SONO I FATTORI ASSOCIATI AL RISCHIO DI CONTRARRE LA CHLAMYDIA?

  • età < 25 anni
  • nuovo partner negli ultimi sei mesi
  • partners con infezioni sessualmente trasmesse in atto o negli ultimi sei mesi
  • mancato o discontinuo o non corretto uso del profilattico
  • precedente infezione sessualmente trasmessa.
  • cervicite muco-purulenta in atto

come si trasmette la clamydia

LA CHLAMYDIA NON PUÒ ESSERE TRASMESSA IN QUESTI MODI!!

  • Dal contatto con un wc, una piscina o una sauna utilizzati da una persona infetta
  • Dal contatto con una superficie su cui ha tossito o starnutito una persona infetta
  • Dalla vicinanza di una persona infetta.
  • Condividendo il luogo di lavoro con una persona infetta

 COME SI PUÒ PREVENIRE LA DIFFUSIONE DELLA CHLAMYDIA?

  •  Limitando il numero dei partners sessuali
  • Usando il profilattico maschile o femminilecome prevenire la clamydia
  • Consultando il ginecologo se si pensa di aver contratto l’infezione o si è a rischio di contrarla.
  • Decidendo, se si ha un nuovo partner, di eseguire entrambi il test diagnostico prima di cominciare ad avere rapporti sessuali. 
  • Eseguendo regolarmente lo screening per Chlamydia se si è comprese nel gruppo di donne ad alto rischio di infezione.
  • Parlandone con le persone. Parlare della Chlamydia, del rischio di infezione, dei fattori di rischio, dei benefici di uno screening regolare, dell’importanza del profilattico. Le malattie sessualmente trasmesse sono più comuni laddove è maggiore l’ignoranza della malattia.

CHE TEST USIAMO PER LA DIAGNOSI DELLA CHLAMYDIA?

come diagnosticare la cmalydia

Nelle donne:

  • Il pap-test. Non è di alcun aiuto ai fini della diagnosi di Chlamydia.
  • Il tampone cervicale. La diagnosi si effettua ricercando la presenza della Chlamydia tramite un tampone inserito a livello del canale cervicale.
  • Il Test sulle urine primo getto. La ricerca può essere eseguita sulle urine primo getto. I risultati però hanno dimostrato una sensibilità leggermente inferiore rispetto a quelli ottenuti sulle secrezioni cervico-vaginali.

Negli uomini

  • Il Tampone uretrale. La diagnosi si effettua inserendo un tampone a livello della parte terminale dell’uretra.
  • Il Test sulle urine primo getto è comunemente usato nell’uomo. Sebbene sia meno sensibile del tampone uretrale è un test di facile esecuzione e meno doloroso.
  • Il Test sul liquido seminale. La Chlamydia viene ricercata anche sullo sperma.

Attualmente il test più utilizzato per la ricerca della Chlamydia è il tampone cervicale eseguito con tecnica PCR (polymerase chain reaction);  grazie alla elevata performance in termini di sensibilità (>95%) e specificità (98%) è considerato il “gold standard”.

La ricerca degli anticorpi anti-chlamydia nel sangue non è utile nella diagnosi di infezione del tratto urogenitale a causa della bassa sensibilità e specificità del test.

PER QUANTO TEMPO POSSO DIFFONDERE L’INFEZIONE DA CHLAMYDIA?

cos'è la clamydia

Una persona infetta continua a diffondere la Chlamydia finchè non si sottopone a una adeguata terapia.

UNA PREGRESSA INFEZIONE CONFERISCE L’IMMUNITÀ VERSO SUCCESSIVE INFEZIONI DA CHLAMYDIA?

Una pregressa infezione non rende il soggetto immune da una successiva infezione da Chlamydia.

COSA PUÒ SUCCEDERE SE HO LA CHLAMYDIA E SONO IN GRAVIDANZA?

In gravidanza l’infezione da Chlamydia può provocare la rottura prematura delle membrane amniotiche e il parto pretermine.

come si diffonde la clamydia

E’ NECESSARIO INFORMARE I PRECEDENTI PARTNERS?

I precedenti partners (incontrati da 4 settimane a 6 mesi prima del contagio) di un soggetto infetto dovrebbero essere informati del rischio di aver preso l’infezione, offrendo loro un trattamento antibiotico preventivo e/o  i test diagnostici.

LE DONNE ASINTOMATICHE DEVONO CONTROLLARSI? LO SCREENING DELLA CHLAMYDIA

test per la clamydia

Nelle donne in età giovanile o che non hanno ancora avuto figli è necessario fare diagnosi precoce delle forme asintomatiche, ancora di più se si è iniziata l'attività sessuale prima dei 18 anni o se si sono avuti più di 3 partners senza utilizzare il preservativo.

A tal scopo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti sono in atto numerosi programmi di screening per la diagnosi precoce dell’infezione nei soggetti a rischio mediante l’esecuzione di test diagnostici per Chlamydia

QUAL È IL TRATTAMENTO APPROPRIATO PER L’INFEZIONE DA CHLAMYDIA?come curare la clamydia

Il trattamento è antibiotico.

  • Gli antibiotici di scelta sono generalmente la Doxiciclina e l’Azitromicina.
  • I pazienti che effettuano il trattamento dovrebbero avere rapporti protetti fino alla negativizzazione del test diagnostico.
  • Comunque è possibile contrarre nuovamente l’infezione se il partner non ha eseguito anch’esso il trattamento.

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L’AVVENTURA DEL CONCEPIMENTO

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LO SPERMATOZOO SMARRITO......

Uno spermatozoo deve trovare le ovaie e, non sapendo come arrivarci, decide di chiedere in giro. Vede un globulo rosso: "scusa globulo rosso, mi dici la strada per le ovaie?". Il globulo: "devo portare il sangue al cervello, non ho tempo!". Lo spermatozoo riparte e vede un globulo bianco: "scusa globulo bianco, mi dici la strada per le ovaie?".Il globulo: "ci sono dei batteri in corpo e devo sconfiggerli, non ho tempo!". Lo spermatozoo riparte e vede una piastrina: "scusami, ti prego, dimmi la strada per le ovaie!". La piastrina ci pensa un attimo: "allora, vai sempre dritto, poi la seconda a destra, ancora dritto, la terza a sinistra, poi a destra...". Lo spermatozoo incredulo: "impossibile sia così lontano!" e la piastrina: "oh, è mica colpa mia se sei sulle gengive!!"

 

spermatozoo

NOTIZIA FLASH: RISCHIO DI FRATTURA DELL’ANCA IN POST-MENOPAUSA

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frattura dell'anca e menopausaUn gruppo di  ricercatori della University of Eastern Finland e della Cambridge University ha realizzato uno studio per individuare quali siano i segni precoci di deterioramento fisico che consentano di prevedere il rischio di fratture dell’anca e il rischio di  mortalità nella donna anziana.

2791 donne (età media 59,1) sono state sottoposte a tre semplici tests fisici funzionali (considerati fattori di rischio):

  1. la capacità di reggersi su una sola gamba per 10 secondi 
  2. la capacità di accovacciarsi e di toccare il pavimento
  3. la valutazione della forza di presa delle mani

Il 43.1% delle donne studiate aveva problemi ad eseguire questi tests.

  • Le donne che avevano uno qualsiasi di questi tests alterato presentavano un rischio maggiore di frattura dell’anca, di mortalità e di qualsiasi frattura ossea.
  • Il mancato superamento del 1° test era Il singolo fattore più indicativo di frattura dell’anca, seguito dal mancato superamento del 2° e del 3°.
  • La combinazione dei fattori ha aumentato solo in modo modesto il rischio.

Poiché la capacità di reggersi su una sola gamba dipende dalla coordinazione muscolare e dall’equilibrio, l’alterazione del test indica il maggior rischio di caduta e frattura dell’anca.

American Society for Bone and Mineral  Research 19.9.2014

Scuola di Sesso: La Pillola

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"Due settimane fa sono stato coinvolto in un buon esempio di contraccezione orale. Ho chiesto a una ragazza di venire a letto con me e lei mi ha detto di no"

Woody Allen

 

vlcsnap-2015-01-14-00h19m27s166

NOTIZIA FLASH: ATTIVITA’ FISICA E INSUFFICIENZA CARDIACA

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Circulation: Heart Failure, 24/11/14

Rahman I, et al. Gli autori di questo stPRinc_rm_arteriogram_of_healthy_heartudio hanno  dimostrato che l'attività fisica nelle donne può proteggere dal rischio di insufficienza cardiaca.  Alcuni tipi di attività fisica presi in considerazione, come camminare o andare in bicicletta ogni giorno per un periodo pari o superiore ai 20 minuti, comporta la riduzione del rischio di insufficienza cardiaca.

POSSO SCEGLIERE IL SESSO DEL MIO FUTURO BAMBINO?

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NORMALMENTE UNA COPPIA HA UNA POSSIBILITÀ DEL 50% DI AVERE UN FIGLIO MASCHIO E UNA POSSIBILITÀ DEL 50% DI AVERE UNA FIGLIA FEMMINA. Molte persone però esprimono il desiderio di poter modificare a loro scelta queste probabilità, sia per preferenze personali, sia per motivi culturali, che per la presenza di malattie ereditarie genetiche legate al sesso.25444449_s

Il metodo Shettles, che si basa sul timing dei rapporti sessuali in relazione alla fase del ciclo ovulatorio della donna e sull’assunzione di determinate posizioni sessuali, è la tecnica naturale più conosciuta per provare a determinare il sesso del proprio figlio al momento del concepimento.

Il sesso è determinato dai cromosomi sessuali X e Y. La madre, femmina, è portatrice nel suo DNA di due  cromosomi sessuali X (XX), il padre, maschio, è invece portatore di un cromosoma X e un cromosoma Y (YX). Ciascun genitore contribuisce al 50% del patrimonio genetico del figlio, donando ognuno un gamete (l’ovulo e lo spermatozoo) che contiene un solo cromosoma sessuale. L’ovulo della donna contiene sempre una 1604cwlX, mentre gli spermatozoi del padre possono contenere una X oppure una Y. Quando i due gameti dei genitori si incontrano, la loro combinazione potrà dar luogo a una femmina (XX) oppure ad un maschio (XY). Quindi, se il padre darà uno spermatozoo X avremo una femmina, se darà uno spermatozoo Y avremo un maschio. Pertanto è sempre lo spermatozoo del padre che determina il sesso del nascituro.

Durante l’ejaculazione, fino a 200 milioni di spermatozoi misti, X e Y, vengono depositati nella vagina. Di questi solo l’80%  è di buona qualità e quindi con tutte le caratteristiche necessarie per affrontare il percorso che li separa dalla loro meta finale. Dalla vagina gli spermatozoi partono, spinti dal loro flagello che si dimena come un’elica, passando attraverso il canale cervicale, superando l’utero e raggiungendo infine le tube dove potranno finalmente incontrare l’ovocita. Dopo appena 30 minuti dall’eiaculazione il 99 % degli spermatozoi è morto o moribondo e…….solo uno avrà la chance di penetrare dentro l’uovo.

E ALLORA… CHE COSA DETERMINERÀ SE IL FIGLIO SARÀ UN MASCHIO O UNA FEMMINA?ovulation_uk

Secondo il metodo Shettles gli spermatozoi X e Y non sono identici, cioè non hanno le stesse caratteristiche. Lo spermatozoo Y è più piccolo, più veloce e meno vitale di quello X. Questo significa che raggiunge l’ovulo in minor tempo ma rimane vivo e fecondante per un periodo più limitato. Lo spermatozoo X invece è più grosso, più lento ma più resistente e vitale, quindi rimane vivo e fecondante per un periodo più lungo.

Secondo il metodo Shettles le coppie che desiderano concepire un figlio maschio dovrebbero avere il rapporto fecondante in prossimità dell’ovulazione, da 24 ore prima a 12 ore dopo. In questo modo lo spermatozoo Y, più veloce, avrebbe la possibilità di raggiungere l’uovo, posizionato lontano nella tuba, prima dello spermatozoo X. Inoltre lo spermatozoo Y sembrerebbe favorito dalle posizioni femminili che aiutano a deporre il liquido seminale piu vicino al collo dell’utero, come nella posizione prona.

Le coppie che desiderano concepire una femmina, invece, dovrebbero avere rapporti lontani dall’ovulazione, da due a quattro giorni prima, cosicchè quando l’ovulo arriverà nella tuba per essere fecondato troverà ad aspettarlo solo gli spermatozoi X, che sono più longevi e resistenti (mentre gli spermatozoi Y saranno già tutti morti). Inoltre, la deposizione dello sperma nella parte più bassa ed esterna della vagina favorirebbe gli spermatozoi X, perché questa zona ha un PH più acido che inibirebbe i portatori del cromosoma Y.saptamana-2-de-sarcina

Il metodo Shettles vanta un’efficacia del 75%, con una percentuale leggermente inferiore nelle femmine rispetto ai maschi. In realtà molti esperti di infertilità sollevano dubbi sul valore della selezione naturale del sesso basata su questo metodo. Un rapporto del comitato etico di Fertility and Sterility del 2001 afferma che nessun metodo per determinare il sesso è affidabile al 100%

Purtroppo La maggior parte di questi metodi non è scientificamente provata. 

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