Dati sempre più evidenti dimostrano l’efficacia dell’aspirina a basso dosaggio nella mortalità per cancro.
Una revisione sistematica di studi recenti ha evidenziato che:
- Gli effetti benefici dell’aspirina sul cancro compaiono dopo 3 anni di assunzione e alcuni di questi effetti si mantengono per anni dopo l’interruzione del trattamento a lungo termine.
- In soggetti di età compresa fra 50-65 anni, che prendono aspirina per 10 anni, c’è una riduzione di rischio di cancro, infarto del miocardio e ictus compresa fra 7% (donne) e 9% (uomini) che dura per 15 anni. Inoltre c’è una riduzione globale del 4% di tutte le cause di morte che si estende per un periodo di 20 anni.
- Non è stata trovata differenza di efficacia tra assunzione di aspirina a bassi dosaggi e a dosaggi standard, mentre un dosaggio alto comporta solo aumento della tossicità.
- L’effetto collaterale più importante dell’aspirina è il sanguinamento gastrico, e il rischio di effetti gravi o fatali incrementa con l’età.
L’uso profilattico dell’aspirina per un minimo di 5 anni a basse dosi (75-325 mg/al dì) sembra avere un effetto positivo: più lungo è il periodo di assunzione maggiori sono i benefici. Sono necessari ulteriori studi per determinare la durata del trattamento, i dosaggi e ottimali e per identificare i soggetti a maggior rischio di sanguinamento gastrico.
Ann Oncol. 2014 Aug 5. pii: mdu225