Visita per cistite ricorrente: un approccio completo e mirato

visita per cistite ricorrente

La cistite ricorrente rappresenta una condizione molto frequente nella pratica ginecologica e può compromettere significativamente la qualità di vita della donna. Quando gli episodi si ripetono nel tempo — due o più infezioni in sei mesi, oppure tre o più in un anno — è fondamentale affrontare il problema con un percorso diagnostico accurato e personalizzato.

Visita clinica ginecologica
La visita inizia con un’anamnesi approfondita: si analizzano la storia dei sintomi urinari, la frequenza e le modalità di insorgenza degli episodi, le abitudini igieniche e sessuali, eventuali fattori predisponenti come la menopausa, i rapporti sessuali e l’ipertono del pavimento pelvico.
Segue un esame obiettivo ginecologico, che comprende:

  • Ispezione dei genitali esterni per individuare segni di infiammazione, atrofia o altre alterazioni.
  • Valutazione dell’uretra e della vescica tramite palpazione pelvica.
  • Esplorazione vaginale per escludere patologie associate, come vaginiti, ipertono del pavimento pelvico o prolasso.

Esami di supporto durante la visita
A seconda dei casi, durante la visita possono essere associati alcuni esami strumentali e di laboratorio, tra cui:

  • Esame delle urine e urinocoltura per identificare la presenza di infezioni batteriche attive e determinare l’antibiogramma, cioè la sensibilità agli antibiotici.
  • Ecografia pelvica transaddominale o transvaginale per valutare lo stato degli organi pelvici.
  • Se necessario si effettua un tampone vaginale e cervicale per escludere infezioni vaginali o cerviciti che possono favorire le recidive.
  • In alcuni casi, si può valutare la presenza di alterazioni funzionali.

Approccio personalizzato al trattamento
La gestione della cistite recidivante non si limita alla prescrizione di antibiotici, ma richiede un approccio globale che include:

  • Educazione a corrette abitudini igieniche e comportamentali.
  • Terapie di supporto per rinforzare le difese naturali delle mucose genitali e del colon
  • Terapie con integratori naturali
  • Eventuale trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale postmenopausale con terapie locali.
  • Strategie di profilassi antibiotica per prevenire le recidive.
  • Tecniche di rilassamento e riabilitazione del pavimento pelvico se è presente ipertono muscolare associato.

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