Oggi, accanto alle terapie ormonali locali, esistono nuove strategie rigenerative non ormonali per la terapia dell’atrofia vulvare, efficaci e ben tollerate: la biostimolazione con acido ialuronico e polinucleotidi.
L’atrofia vulvare è una condizione estremamente diffusa, soprattutto in menopausa. Colpisce la mucosa vulvare e vaginale rendendola sottile, secca, fragile e meno elastica. I sintomi possono includere secchezza, prurito, bruciore, dolore durante i rapporti (dispareunia) e frequenti infezioni locali.

La causa principale dell’atrofia vulvare è la carenza estrogenica, ma possono contribuire anche altri fattori: terapie oncologiche, stress, fumo, parto vaginale, uso prolungato di assorbenti o lavande aggressive.
Che cos’è l’acido ialuronico?

L’acido ialuronico è una molecola naturalmente presente nei tessuti, dove trattiene acqua e mantiene idratazione e tonicità. Quando infiltrato nella mucosa vulvare e perineale, agisce:
- Idratando in profondità
- Rendendo i tessuti più elastici e resistenti
- Migliorando la lubrificazione
- Riducendo dolore, secchezza e microlesioni
Gli acidi ialuronici utilizzati sono spesso “ibridi”, cioè composti da molecole a diverso peso molecolare, per agire sia in superficie che in profondità. Per la terapia dell’atrofia vulvare si somministrano tramite microiniezioni locali, rapide e poco invasive.
E i polinucleotidi?

I polinucleotidi sono molecole biologiche costituite da lunghe catene di nucleotidi, i “mattoncini” che compongono il DNA e l’RNA. In medicina estetica e ginecologia rigenerativa, i polinucleotidi vengono usati come terapia dell’atrofia vulvare per le loro straordinarie proprietà rigenerative, antiossidanti e idratanti.
- Stimolano i fibroblasti, promuovendo la produzione di collagene ed elastina
- Hanno un effetto antiossidante e cicatrizzante
- Ristrutturano il microambiente tissutale
- Riducono l’infiammazione e migliorano la sensibilità
Utilizzati in ginecologia rigenerativa, i polinucleotidi si sono dimostrati efficaci nel ringiovanimento vulvare e nel trattamento di atrofia, dolore vulvare, post-partum, cicatrici episiotomiche e vulvodinia.
Come si svolge il trattamento per la terapia dell’atrofia vulvare
La procedura per la terapia dell’atrofia vulvare si esegue in ambulatorio, in pochi minuti, dopo aver applicato una crema anestetica. Si disinfetta l’area, si praticano piccole iniezioni nel vestibolo vaginale, nelle grandi labbra o nel perineo, a seconda dei sintomi e delle zone coinvolte.
Il trattamento non richiede tempi di recupero. Dopo l’infiltrazione si può tornare immediatamente alle normali attività, evitando rapporti sessuali per 24-48 ore.
A chi è indicato
- Donne in menopausa con atrofia vulvare o secchezza vaginale
- Pazienti oncologiche che non possono usare estrogeni
- Donne con vulvodinia o dolore ai rapporti
- Post-partum con cicatrici dolorose o mucosa alterata
- Integrazione o alternativa alla terapia ormonale
Quante sedute servono?
Il protocollo standard per la terapia dell’atrofia vulvare prevede in genere 4 sedute a distanza di 3 settimane, con richiami semestrali a seconda del quadro clinico. I benefici si osservano già dopo poco tempo e tendono a stabilizzarsi nei mesi successivi.
Sicurezza e tollerabilità della terapia dell’atrofia vulvare

La terapia dell’atrofia vulvare si basa su sostanze biocompatibili, riassorbibili e prive di effetti collaterali sistemici. Gli effetti collaterali locali sono rari e lievi: un leggero bruciore o gonfiore che si risolve spontaneamente in poche ore.
Questa terapia rappresenta una risposta innovativa, per migliorare la qualità della vita intima e sessuale, sicura per chi non vuole fare terapie ormonali, restituendo comfort e fiducia a tante donne.
Conclusioni
L’atrofia vulvare non è solo una condizione legata all’età, ma un vero problema di salute intima che merita attenzione. Con la terapia dell’atrofia vulvare, grazie alle infiltrazioni di acido ialuronico e polinucleotidi, oggi è possibile rigenerare i tessuti, migliorare il benessere sessuale e prevenire complicanze, senza ricorrere a terapie sistemiche o invasive.
Per valutare se questa terapia è adatta a te, prenota una visita ginecologica personalizzata presso il nostro studio.
Ritrovare il benessere è possibile, anche in menopausa.
Bibliografia
Meccanismi fisiopatologici dell’atrofia vulvare
- Lichen sclerosus: quando la pelle intima chiede aiuto!
- La Terapia dell’atrofia vulvare: biostimolazione con acido ialuronico e polinucleotidi per il benessere intimo femminile
- Fertilità femminile: come valutare la riserva ovarica con l’Ormone Antimulleriano (AMH) e la Conta dei Follicoli Antrali
- Sindrome della Vescica Dolorosa e Cistite Interstiziale: quando il dolore vescicale non è da infezione
- Tamponi cervico-vaginali: indagini mirate per la salute intima
- HPV DNA Test: prevenzione mirata per il tumore del collo dell’utero