L’Irsutismo Femminile: quando non si tratta solo di “qualche pelo in più”

A volte le pazienti mi dicono: “Dottoressa, ultimamente mi stanno aumentando i peli!!”

Ok, partiamo da qui: avere qualche pelino sul mento o sulle braccia non significa automaticamente avere l’irsutismo.

Ma qualche volta non è “colpa del laser saltato” o della carnagione mediterranea. L’irsutismo è tutt’altra storia: è un sintomo clinico vero e proprio, e dietro quei peli che spuntano dove non dovrebbero, può esserci un messaggio ormonale da non ignorare.

Cos’è l’irsutismo?

pelo terminale da irsutismo

L’irsutismo è definito come la crescita eccessiva di peli terminali (cioè spessi e pigmentati) in zone del corpo femminile dove normalmente i peli sono sottili o assenti. Sono le aree androgeno-dipendenti: mento, labbro superiore, torace, addome, schiena, cosce interne.

Insomma, una distribuzione “maschile” dei peli in un corpo femminile.

La causa? Gli androgeni, gli ormoni sessuali “maschili” che anche le donne producono, ma in piccola quantità, nelle ovaie e nel surrene. Quando questi ormoni salgono troppo o i follicoli piliferi diventano troppo sensibili, il pelo prende il sopravvento.

Cosa succede nell’irsutismo

Immagina il follicolo pilifero come un piccolo recettore, come una antenna che capta il segnale degli ormoni androgeni. Quando questi ormoni sono troppi, il pelo, da sottile e biondino, diventa spesso, pigmentato, e cresce dove non ti aspetteresti.

Questo succede perché:

ormoni androgeni
  • Aumentano gli androgeni circolanti,
  • Oppure il corpo converte i normali androgeni presenti in forme di ancrogeni più potenti grazie a un enzima (5-alfa-reduttasi) particolarmente attivo.
  • Oppure, ancora, i recettori del follicolo pilifero sono ipersensibili, anche se gli androgeni nel sangue sono normali.

Ecco perché alcune donne con valori ormonali perfetti… si trovano comunque con baffetti o barba.

Le principali cause dell’irsutismo

  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) – la numero uno. Causa l’80% dei casi di irsutismo.
  • iperfunzionamento del surrene che porta a una sovrapproduzione di androgeni.
  • Tumori ovarici o surrenalici secernenti androgeni – rari, ma da escludere se la comparsa è rapida e “da film”: peli, voce più bassa, clitoride ingrandito, acne severa.
  • Farmaci androgenici, come alcuni anabolizzanti, steroidi, o certi progestinici.
  • Irsutismo idiopatico, il misterioso: ormoni normali, ma recettori iperattivi.

Come si valuta l’Irsutismo

Quando una donna dice “mi crescono più peli del solito”, la valutazione non si fa “a sensazione”, serve quantificare quanto è presente il fenomeno.

Si usa quindi una scala specifica: la scala Ferriman-Gallwey, che assegna punteggi alle diverse aree corporee. Più alto è il punteggio, maggiore è il grado di irsutismo.

Come funziona la scala Ferriman-Gallwey

La scala classica valuta 9 zone corporee androgeno-sensibili, cioè le aree dove i peli crescono in risposta agli androgeni. Per ciascuna area si assegna un punteggio da 0 a 4. Il punteggio totale (somma delle 9 aree) varia quindi da 0 a 36.

scala di valutazione dell'irsutismo

Attenzione però: la scala non è universale per tutte le etnie. Per esempio, una donna mediterranea o mediorientale tende naturalmente ad avere più peli di una nordeuropea, quindi i punteggi vanno interpretati nel contesto della fototipo e dell’origine etnica.

La scala di Ferriman-Gallwey è come un termometro visivo dell’attività androgenica: serve a capire quanto il corpo sta rispondendo agli ormoni maschili, e aiuta a monitorare i miglioramenti nel tempo con le terapie.

Qual’è il percorso diagnostico completo per la diagnosi di irsutismo?

La scala serve per quantificare clinicamente il fenomeno, ma non spiega perché è presente l’irsutismo. Per questo, il medico integra la valutazione con:

  •  dosaggi ormonali (testosterone totale e libero, DHEA-S, androstenedione, 17-OH-progesterone, LH, FSH, prolattina);
  •  ecografia pelvica per valutare eventuale PCOS;
  •  TAC o RMN surrenale se si sospettano cause endocrine particolari;
  •   e, se serve, valutazione metabolica (insulina, glicemia, profilo lipidico).

Riassumendo…

No, non è colpa della “cera sbagliata”. No, non basta bere tisane detox. E no, il laser estetico non è la cura se il problema è ormonale: toglie i peli, ma non l’origine.

L’irsutismo è un segnale del corpo. Capirne la causa significa capire cosa sta succedendo dentro, non solo fuori. E anche se a volte è lieve o isolato, può raccontare molto sullo stato endocrino e metabolico della donna.

Se i peli ti sembrano “fuori posto”, meglio chiedere a un medico piuttosto che a un’estetista.

Bibliografia

Martin KA, Chang RJ, Ehrmann DA, et al.Evaluation and Treatment of Hirsutism in Premenopausal Women: An Endocrine Society Clinical Practice Guideline.J Clin Endocrinol Metab. 2018;103(4):1233–1257.
Linee guida internazionali dell’Endocrine Society: descrivono in dettaglio diagnosi, uso della scala di Ferriman–Gallwey, e approccio terapeutico basato sull’evidenza.

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