
La biopsia cervicale è una procedura ambulatoriale semplice e mirata, che consiste nel prelievo di una piccola porzione di tessuto dal collo dell’utero (la cervice), allo scopo di analizzarlo al microscopio.
Viene indicata quando durante una colposcopia si evidenziano aree sospette o alterate, che necessitano di una valutazione istologica per confermare o escludere la presenza di lesioni precancerose o altre patologie.
Quando è indicata la biopsia cervicale?
La biopsia cervicale è consigliata in presenza di:
- Pap test alterato, come ASC-H, HSIL, o presenza di cellule atipiche.
- Test HPV positivo per alcuni ceppi ad alto rischio.
- Colposcopia con reperti anomali, come lesioni aceto-bianche persistenti o alterazioni vascolari.
- Monitoraggio di lesioni già conosciute (CIN1, CIN2, CIN3) o dopo trattamenti .
Come si svolge la biopsia cervicale?
La biopsia si effettua in ambulatorio, durante la colposcopia, senza necessità di anestesia.
Dopo l’applicazione delle soluzioni di contrasto sulla cervice, il medico individua l’area da analizzare e preleva un piccolo frammento di tessuto con una pinza apposita. Il prelievo dura pochi secondi ed è in genere ben tollerato, anche se può provocare un lieve fastidio o un crampo simile a quello mestruale.
Cosa aspettarsi dopo l’esame
Dopo la biopsia, è normale osservare:
- Modeste perdite ematiche o di colore brunastro (dovute al coagulante applicato).
- È consigliato evitare rapporti sessuali, tamponi e lavande vaginali per alcuni giorni (in genere 2-3), o fino a quando le perdite non si interrompono.
Non è necessario alcun periodo di riposo, e la maggior parte delle pazienti può riprendere le normali attività quotidiane subito dopo l’esame.
Esiti e tempi di risposta della biopsia cervicale
Il campione prelevato viene inviato a un laboratorio di anatomia patologica, dove viene analizzato per identificare eventuali alterazioni cellulari.
Il referto istologico è solitamente disponibile entro 7-15 giorni e permette di definire con precisione la natura della lesione (infiammatoria, displasica, o neoplastica) e di pianificare eventuali trattame
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