Scegliere un sistema contraccettivo non è una vaga opportunità a cui pensare distrattamente fra un impegno di lavoro e una happy hour, oppure fra un compito in classe e un concerto metal!
Ogni donna, a qualsiasi età, dovrebbe decidere di controllare in modo affidabile la sua capacità riproduttiva, perché i figli si fanno al momento giusto e con le persone giuste. E una gravidanza non deve capitare per caso.
Quindi durante la visita ginecologica io chiedo sempre alle mie pazienti che sistema contraccettivo usano o intendono usare.
Per prima cosa chiariamo un punto importante: fra i metodi contraccettivi veri non è compreso il coito interrotto!
Questa pratica, a dir poco inaffidabile e stressante, è assolutamente insicura nel suo effetto anticoncezionale. E’ infatti all’origine di un grande numero di gravidanze “indesiderate”. Voi credete che le persone che non vogliono una gravidanza abbiano, sconsideratamente, rapporti liberi al momento dell’ovulazione? No! Nessuno è così pazzo, generalmente (salvo pochi casi). In molti invece credono di fare una cosa corretta usando il coito interrotto. E, guardando con orrore il loro test di gravidanza positivo, si chiedono: -non è possibile, come è successo? Siamo stati così attenti!- Ecco, attenti. Questo non è un metodo anticoncezionale.
Deciso che dobbiamo assolutamente utilizzare un “vero” sistema contraccettivo, vediamo quali sono i sistemi e in che modo intelligente sceglierli e utilizzarli. Molte volte questa scelta è lasciata un po’ al caso mentre conoscendo bene le caratteristiche dei vari metodi riusciamo ad adattarli alle nostre esigenze di vita e di età.
Da un punto di vista didattico potremmo dividere i metodi in:
- ormonali (varie combinazioni di ormoni assunti per bocca, attraverso la pelle o per via vaginale)
- meccanici (profilattico, spirale intrauterina),
- meccanici/ormonali (la spirale intrauterina al progesterone)
- i metodi cosiddetti naturali
Ma questa divisione non ci dice molto sul perché o sul quando usare l’uno o l’altro ……
Per cui io affronterò il problema da un altro punto di vista: CHE CONTRACCETTIVO È MEGLIO USARE A 18 ANNI? E A 35 ANNI? A 42 ANNI POI? Perche ogni anticoncezionale ha le proprie peculiarità e vantaggi. E non tutti hanno la stessa
sicurezza.....!!
CHE COSA SERVE A UNA RAGAZZA DI 18 ANNI?
Serve un anticoncezionale che le dia la massima sicurezza: che le dia una protezione continua, perché i giovani sono sessualmente molto vivaci e hanno rapporti frequenti e ripetuti; che sia facile da usare in tutte le situazioni, tenuto conto che “l’alcova” spesso non è il letto!
SERVE UN CONTRACCETTIVO ORMONALE! Che può essere assunto per bocca come la pillola, o inserito in vagina come l' anello vaginale, o messo sulla pelle come il cerotto. Se preso correttamente la protezione contraccettiva è altissima (indice di Pearl 0.9-1).
Fra i vari tipi di pillola consiglio quella da 28 giorni che si prende in modo continuativo, che aiuta a non fare confusione dimenticandola nella pausa fra una confezione e l’altra, e che complessivamente ha un dosaggio ormonale uguale a quella di 21 giorni. Per mantenere la sua efficacia va presa con regolarità e per ricordare di prenderla tutte le sere alla stessa ora è comodo utilizzare una sveglia sul cellulare.
Anche l’anello vaginale è un ottimo anticoncezionale ormonale. È un sottile anello di silicone che viene posizionato in vagina alla fine del ciclo e lasciato li per 3 settimane: non si vede, non si sente, ma soprattutto non si può dimenticare di assumerlo, ed è veramente a basso dosaggio. Ricordiamoci però che è riportato dalla casa farmaceutica una minima quantità di espulsioni spontanee, per cui va controllato regolarmente infilando un ditino in vagina mentre ci si lava o prima del rapporto.
Il cerotto ormonale, che si applica sulla pelle una volta a settimana, ha avuto delle critiche da parte dell’FDA (Food and Drug Administration, l’Ente Americano che controlla i farmaci) perché rilascia una quantità di ormoni maggiore della pillola convenzionale e perché dà un rischio di trombosi vascolare leggermente superiore alle altre pillole.
Infine non dimentichiamo il contraccettivo ormonale di emergenza, la cosiddetta pillola del giorno dopo (che ormai si dovrebbe chiamare la pillola dei 5 giorni dopo perché la sua efficacia anticoncezionale dura sino a 5 giorni!), che viene in nostro aiuto in estremis, quando il patatrac è bello e fatto!
MITI DA SFATARE!
A questa età la pillola (quelle a basso dosaggio moderne) non fa venire la cellulite! Può dare un po’ di gonfiore delle mammelle (che a volte è molto desiderato…!). Non provoca infertilità, non aumenta il rischio di tumore, migliora la pelle (riduce i punti neri e di conseguenza diminuisce la comparsa di foruncoli), nella maggior parte dei casi stabilizza l’umore bloccando i picchi ormonali del ciclo della donna. Riduce il flusso mestruale e diminuisce la dismenorrea (dolore mestruale). Non va però d’accordo con il fumo …. perchè pillola e fumo insieme aumentano il rischio di trombosi vascolari.
E allora, il preservativo a 18 anni non serve? CERTO CHE SI, E' IMPORTANTISSIMO!
Non tanto per l’utilizzo anticoncezionale, visto che ha una sicurezza contraccettiva molto più bassa della pillola perché si può rompere o sfilare durante il rapporto (indice di Pearl 5/15), ma in quanto è una formidabile barriera protettiva contro le malattie sessualmente trasmesse, in particolare contro l’HPV che attualmente ha una spaventosa diffusione fra i giovani, legata alla promiscuità sessuale. Per cui è utilissimo usarlo all'inizio di una relazione quando non ci si conosce ancora bene (dall’inizio alla fine del rapporto mi raccomando, non solo nel momento finale!), oppure in qualsiasi rapporto quando si voglia avere una efficace protezione dalle infezioni, perché…..tu puoi anche essere al tuo primo rapporto, ma magari lui ha già incontrato decine di donne, a volte senza usare mai il preservativo!! (A proposito: sapevate che esiste il profilattico femminile?)
CHE COSA SERVE A UNA DONNA DI 30-40 ANNI,
che ha una relazione stabile, che non vuole figli per ora ma, magari se arriva un bebè non è una tragedia e .…magari, scopre pure di essere contenta se succede…?
In questi casi il profilattico ha un’ottima funzione anticoncezionale.
La coppia stabile ha una conoscenza e una padronanza del proprio comportamento sessuale che permette di utilizzare nel modo migliore questo sistema: si conoscono i tempi e le modalità del rapporto, si ha confidenza, si dorme insieme, si hanno progetti insieme….
E se invece la relazione stabile non c'è? .… si continua con un buon contraccettivo ormonale!
E’ considerato di buon senso, comunque, non prendere la pillola per un periodo di anni troppo lungo (oltre i 15-20aa di assunzione) in quanto l’impatto metabolico della pillola dopo i 30 anni di età non è lo stesso che a 18 anni.
CCC
COSA SERVE DAI 40 ANNI IN SU, DOPO AVER FATTO I FIGLI....
(....perché si presuppone che se si devono avere figli questo avvenga prima dei 40 anni .…. altrimenti si rischia di non riuscire a farli!).
Dopo i 40 anni l’uso molto prolungato di contraccettivi ormonali potrebbe "pesare troppo" su gli equilibri metabolici e cardiovascolari che cominciano ad alterarsi con l' età.
La cosa migliore è quindi passare ad un contraccettivo diverso, che non rilasci ormoni, che sia in un certo senso più “pulito”, ugualmente affidabile e comodo. La spirale intrauterina (IUD, Intra Uterine Device) può rispondere a questi requisiti.
Lo IUD è un piccolo pezzo di plastica con un filamento di argento o di rame, posizionato all’interno dell’utero. Quando le pazienti mi dicono “mi fa impressione l’idea di un corpo estraneo nell’utero” mi viene da sorridere, pensando a quanto in fondo è innocua una spirale, che non rilascia sostanze e non altera gli equilibri ormonali come una pillola, e non interferisce con il rapporto come il profilattico!
Il funzionamento è basato principalmente su due meccanismi: La spirale impedisce che gli spermatozoi riescano a raggiungere e fecondare l'ovulo alterandone i movimenti e riducendo la loro sopravvivenza in utero. La spirale inoltre modifica il rivestimento interno dell’utero (endometrio) rendendolo inadatto alle gravidanze, impedendo che l’ovulo, nel caso venga fecondato, possa impiantarsi e svilupparsi nell'utero. La sua efficacia contraccettiva è alta, di poco inferiore a quella della pillola (Indice di Pearl 0.5-2). A volte però può presentare alcuni svantaggi: in qualche caso con la spirale il flusso aumenta e può comparire spotting (piccolo sanguinamento pre o post mestruale). Se i cicli della donna sono già lunghi e ravvicinati, oppure molto abbondanti, questo diventa un problema. Inoltre è riportato l'1% di espulsioni spontanee dall’utero.
Ma …. il grande potenziamento di questo metodo si è avuto con l'uscita sul mercato di una spirale medicata al progesterone, che oltre ad avere un’azione anticoncezionale simile alle spirali tradizionali, rilascia ininterrottamente nella cavità uterina una piccola dose di progesterone. Questo ormone manda in atrofia l'endometrio e diminuisce di conseguenza in modo drastico la quantità del flusso. Attualmente la spirale al progesterone viene considerata un presidio terapeutico di prima scelta nel trattamento della meno-metrorragia.
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UN ULTIMO SGUARDO SUI COSIDDETTI METODI
NATURALI.
In questo articolo ho voluto fare un po’ di chiarezza su quei metodi che hanno un’affidabiltà tale da poter essere consigliati dal ginecologo. Esistono poi altri sistemi, quali il metodo Ogino-Knaus, la temperatura basale e il metodo Billings, che si basano sulla individuazione del periodo fertile. Questi metodi esercitano un certo controllo sulle nascite ma sono estremamente operatore-dipendente (significa che devi saperli usare bene, devi conoscere bene i segnali del tuo corpo e sperare che questi siano costanti e non cambino mai!) e poco efficaci (Indice di Pearl troppo alto!).
bb
INIZIA DUNQUE A USARE UN BUON CONTRACCETTIVO ADATTO PER TE !
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